Calciomercato Roma, Bojan salta le visite mediche del Barcellona

Bojan nonostante i continui rinvii e ritardi sarà un giocatore della Roma. Lo spagnolo infatti pur essendo in pre-ritiro con i blaugrana ha, come riportato dall’edizione odierna di Sport.es, ottenuto il permesso di non sostenere le visite mediche con il resto del gruppo. Un segnale che conferma ancora una volta che il prossimo attaccante giallorosso attende solo la formalizzazione del trasferimento.

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146 commenti su “Calciomercato Roma, Bojan salta le visite mediche del Barcellona”

  1. oo ooo o o rega guardate che differenza noi prendiamo i giocatori di 20 anni molto buoni che possono diventare ancora dei fenomeni mentre la lazio ha preso due attaccanti klose 33 e cisse 30 …. noi guardiamo il futuro loro il passato voglio vede fra 2 anni
    p.s. maglia di bojan me la compro subito pure a 100 euro :mrgreen: :mrgreen:

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  2. OK Sanchez non è Messi ma è un grande campione! Per chi racconta che le partite si vincono in 11 sono pienamente d’accordo ma se in squadra c’hai un fuoriclasse ogni tanto ti risolve le partite da solo, basta pensare a Totti l’ultima stagione, che senza di lui neanche l’europa league giocavamo.

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  3. tu poi sei il massimo, per te il calcio e’ quadrato e la palla triangolare, tg giornali, guarda ke su sto sito ce molta gente ke capisce di pallone, presuntuoso

    parlo di gigio 85, sera capito

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    • io non so presuntuoso nientedico solo che non è il fenmeno i fenomeni si chiamano rooney messi e giocatori gia affermati…e non la penso cosi solo io..

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  4. Sanchez è una pippa??? andiamo bene.. è proprio vero il calcio è per tutti, il pallone è per pochi 😉 il barcellona, il city, united, l’inter non la pensano così.

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    • Prendete sempre tutto alla lettera 😆 … la prossima volta scrivero… è un ottimo giocatore ma non è il campione che i media ci vogliono far passare…
      se giocava in una squadra del centro-sud non aveva tutta questa considerazione, fidati.

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      • dai non te la prendere, era una battuta.. :mrgreen: eche se penso ad un giocatore sopravvalutato diciamo che non è il primo che mi viene in mente 😉

      • un’ultima cosa.. ecco l’accostamento sanchez come menez 😯 ammettilo non ce po’ proprio sta’ 😉

      • devi essere obiettivo, forse dimentiki il campionato passato, togli cavani e sanchez e poi trovi il vuoto, la partita contro il palermo e’ un esempio di vero fuoriclasse

      • La partita contro il palermo fa vedere che una squadra ha sbagliato tutto e l altra ha azzeccato tutto…
        Riguardatela… non hanno fatto niente di eclatante querlli dell udinese… Il palermo ha sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare.

      • E soprattutto nun se po sentì che sanchez e menez so allo stesso livello…menez nun è manco la scarpa sinistra de sanchez…comunque ognuno ha i suoi gusti…

      • Gigio stai buono sanchez e n’artro pianeta ma proprio come tipo de giocatore,meno colpi de classe e giocate ad effetto ma molta piu sostanza,io lo adoro e dico anche che grande merito della sua fortuna la deve a guidolin che lo ha schierato in campo nel modo migliore,come vedete comunque alla fine verrà pagato 28 milioni de euro più bonus,il valore del ragazzo e sui 35 mioni e nel gioco del barca fara faville…. 😉

      • A me non hanno insegnato ad andare avanti con i se ed i ma…ma con i fatti. E i fatti dicono che Menez a Roma ha fallito in tutto e per tutto…in tre anni magari menez avesse fatto un decimo dei gol e degli assist che ha fatti sanchez. Purtroppo è la realtà. Sancgez è veramente forte!

      • qui ha esagerato a dire pippa asroma ma rimango dell’idea che è un ottimo giocatore che col tempo può diventare un campione..

  5. off topic: PARTITELLA GIORNALISTI-STAFF TECNICO – Luis Enrique ha concesso un pomeriggio di riposo alla squadra giallorossa, ma i campi del centro sportivo di Riscone di Brunico non restano vuoti. Va in scena alle 15,30, infatti, la partitella tra addetti alla comunicazione e magazzinieri della squadra giallorossa e una selezione di giornalisti. Riunioni per lo staff tecnico.
    in porta x i giornalisti ci sta di nardo… ahaha 😉

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  6. A regà…qui le chiacchiere stanno a zero…nostre…delle radio e dei giornalisti…qui cìè sta sempre chi la vole cotte e chi la vole cruda.
    Parlamo dei fatti.
    Oggi 18.07.2011
    Presidente A.S. Roma : Avv.Cappelli (UNI)
    A.D. A.S.Roma : Fanucci (UNI)
    Portavoce A.S. Roma : Camiglieri (UNI)
    D.S. : Sabatini
    All. : L.Enrique
    Giocatori Presentati (con maglia nome e numero stampato): Nessuno
    Giocatori Ceduti : Doni…Riise…Guberti.
    …Poi se domani ricambia tutto nun lo so…a oggi io vedo questi…e parlo de questi.

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    • 😛 😛 in parte hai ragione ma Lamela e’ un grande aqquisto 😛 😛 poi se guardiamo alla presentazione allora ok!!cmq i giocatori sentiti e nominati centinaia di volte c sono e verranno !! un po di pazienza Roma non e’ stata costruita in un giorno ….crediamo nel nostro D.s :mrgreen: :mrgreen:

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      • credo neanche canigatti’ se è x questo..nn è che con questo esempio ce ponno fa’passa’tutto!credo sarebbe bello vedere concretamente aquisti di livello promesse mantenute e scommesse vinte.inoltre aggiungo che siccome ancora ad oggi,vedendo i vari ruoli della massima dirigenza ricoperti da uomini unicredit,mi auguro vivamente che questa banca possa uscire al piu’presto dalla sede ROMA.nn credendo che faccia il bene esclusivo x la societa’appunto.sapendo che ,x esperienze di vita note a tutti,quando solitamente finiscono di “lavorarti”lasciano al massimo “la scocca”di quello che avevano trovato.nn potendo neanche immaginare una cosa simile ribadisco che:questa banca mi ha proprio nettamente rotto il caxxo!!!!!!!!!!!!!!

    • A.D. si chiama Fenucci ed è l’amministratore delegato scelto da Di Benedetto. Non c’entra niente con Unicredit. 😉

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  7. LA REPUBBLICA (E. AUDISIO) – Sono i suoi ultimi giorni di quiete. Cammina per Chelsea con l’aria di chi rimpiangerà questo clima grigio e fermo. «A Londra sto bene, c’è discrezione, buona qualità di vita». Franco Baldini torna in Italia come direttore generale della Roma. Se n’era andato nel 2005, alla vigila dello scandalo dello calcio, dopo aver vinto nella capitale uno scudetto come ds, con Capello allenatore, nel 2001. E dopo aver pubblicamente denunciato il sistema di Moggi, definito «un uomo senza qualità». Fuga, anzi trasferimento di lavoro in Spagna e in Inghilterra. Poi la chiamata degli americani.

    Rientra dall’esilio?
    «Sono andato via perché dopo quello che ho detto su Moggi non aveva più senso restare in Italia, né c’erano più le condizioni di lavoro. Troppi conflitti d’interesse, troppo impicci, tra sistemi di credito, persone, istituzioni. Si ama e si smette di amare. Io quel calcio non l’amavo più, non ci riuscivo. Per un po’ sono andato in Sudafrica a vendere caffè. Però ora devo fare ammenda».

    Su qualcuno?
    «Su Gabriele Oriali, che è rimasto coinvolto e ha patteggiato, come dirigente dell’Inter, nello scandalo dei passaporti falsi sul dossier Recoba. Ha detto la verità, nel senso che mi chiese un consiglio, io gli dissi che sapevo che c’era una persona, che però non conoscevo, che si occupava di vedere se le carte erano in regola. Poi questa persona non si è rivelata a posto. Oriali non lo sapeva, nemmeno io. Lui ha molto sofferto per la macchia e mi dispiace ».

    In sei anni poco è cambiato, lo sport è retto sempre dagli stessi uomini.
    «Ma io devo pensare che il clima è diverso. Devo fare come gli inglesi: non si chiedono come sia il tempo, escono e basta. Danno per certe la pioggia, le nuvole, un’ombrosità permanente, però non rinunciano a fare le cose. Ho vissuto e lavorato in Spagna e in Inghilterra, dove il calcio è una cosa seria, ma diverte. Dove allo stadio si festeggia, non ci si sfoga, né ci si abbrutisce. E mi chiedo, chissà forse è possibile anche in Italia. Questa è l’ultima possibilità che ho di non restare indifferente ».

    E quindi?
    «Niente polizia negli stadi, niente tessera del tifoso, nessuna tribuna lontana. Non voglio vedere agenti in assetto di guerra, ma steward, perché è chiaro che una certa coreografia, caschi e manganelli, suggerisce che il conflitto è una certezza più che un’eventualità. La forma conta come il contenuto. Voglio uno stadio con parcheggi, servizi, buoni mezzi di trasporto pubblici, non carovane da Far West. Voglio che le famiglie non si debbano preparare settimane prima alla partita, ma abbiano la possibilità di andare allo stadio sane e salve in tempi rapidi. E godere e gioire del gioco, non spaventarsi per il pericolo».

    Addio Olimpico?
    «Sì. Ci vorrà tempo, inizieremo un percorso, sono già stati fatti progetti. Ma basta con il calcio discusso inutilmente per tutta la settimana e vissuto da bestie nei 90 minuti che contano. Roma
    città rappresenta un grande nome nel mondo, così come la sua squadra, ma bisogna sprovincializzarsi ».

    Nuova filosofia?
    «No, per carità. Non porto rivoluzioni, solo buonsenso e pragmatismo. All’estero queste cose si sono già fatte, perché da noi no? Io aspiro alla normalità, non al’eccezionalità. Vorrei un sistema dove la legalità è rispettata, e dove l’osservanza delle regole non sia giudicata una diversità. Conosco i giocatori, sono bestie che fiutano, molto sensibili a chi è estraneo a loro, per fidarsi hanno bisogno di sentire che tu fai parte dello stesso ambiente. Non amano i guru».

    Quindi?
    «Quindi a Trigoria la Primavera si allenerà accanto e allo stesso orario della prima squadra, per far capire che il salto a titolare non impossibile. Abbiamo una squadra giovane, giocarci per i ragazzi non deve significare sfatare un tabù, ma vedere premiato un impegno. Il calcio va svecchiato anche in questo, i nostri acquisti sono sotto i 22 anni, fare entrare aria nuova non è male, invece di affidarsi all’usato. La Roma non intende ricorrere per chiedere riduzioni di squalifiche, anzi sarà la prima a mettere fuori squadra i giocatori che si macchieranno di brutti falli e di comportamenti scorretti, anche non visti. Basta cercare scuse».

    Un codice etico?
    «Voglio fare le cose, non annunciarle, né parlarne. So che Roma è caotica, disordinata, selvaggia,
    che mi faranno pagare tutto, e a lungo ho sperato che gli americani non mi prendessero. Ho dipinto me stesso e l’Italia come esseri inconciliabili, ho detto loro come e perché si sbagliavano a scegliermi, anche se con loro c’è stato subito feeling, mi ha sorpreso la fiducia nella mia autorevolezza, e quindi mi sono detto che avevo tre possibilità: andare via, starci dentro in maniera conformista, accettare e provare a cambiare. Per questo appena ho incontrato Luis Enrique gli ho chiesto come intendeva comportarsi con gli arbitri».

    Risposta?
    «Fare come non ci fossero, non nominarli mai».

    E lei si è fidato?
    «Ho insistito, non è che dici così e a fine partita aggiungi “in attesa di vedere la moviola”? Lui mi ha rassicurato. Normalità significa questo: non dare sempre colpa agli altri, non cercare giustificazioni, non crearsi alibi».

    Lei lavora da tempo con Capello, allenatore esperto e concreto. Ma ha scelto Enrique che è una scommessa.
    «Cercavo qualcuno estraneo al calcio italiano. Incontaminato. Mi è piaciuta la sua sfrontatezza, di gioco e di carattere. E’ molto motivato, cerca il gol. Ci siamo ritrovati anche a parlare di libri: ‘Il cammino di Santiago’ di Paulo Coelho. Non è tra i miei scrittori preferiti, ma io senza leggere, soprattutto nei viaggi, non so stare».

    Anche con il tecnico portoghese Villas Boas ha parlato di letteratura?
    «Siamo andati a cena, non so chi ha accennato alla frase ‘To be or no to be: that is the question». Io ho proseguito con “Whether ‘tis nobler in the mind to suffer” e lui l’ha completata con “The slings and arrows of outrageous fortune”».

    Puri shakesperiani.
    «Diciamo che l’avevo appena letto in originale. E comunque ho subito sentito una simpatia, ma Villas Boas costava troppo».

    La Roma in Lega sui diritti tv si è allineata con Juve, Milan, Inter.
    «Io sono per la vendita collettiva dei diritti tv. Dove avviene, come in Germania, al vertice c’è ricambio. Invece in Spagna la lotta si riduce a due: se non è Real è Barcellona. Il dramma del nostro calcio è che pur guadagnando e non essendo uno sport minore, si è impoverito. Non ha saputo gestire
    la sua ricchezza, e ora con la crisi è sempre più in crisi. E’ in ritardo anche sulle soluzioni».

    Per la verità anche sulle polemiche
    «Ho conosciuto Facchetti, una buona e grandissima persona. Ma la morte non abbuona certi comportamenti. Credo che dal paradiso può evitare di guardare lo squallore qui sotto».

    Per 18 anni la Roma è appartenuta a una famiglia, ora va un gruppo che parla di brand.
    «E’ un gruppo che ha spessore, ha studiato ad Harvard, vuole investire, non arraffare. Roma e la Roma sono un marchio importante, c’è bisogno di trovare un respiro internazionale, una nuova dimensione per il marketing. In questo settore all’estero fanno ricavi, perché da noi no?».

    Il Manchester City ha appena firmato un nuovo contratto di sponsorizzazione per lo stadio: 170 milioni di euro per 15 anni di esclusiva. Gli arabi investono in tutto il mondo, ma non Italia.
    «Perché dovrebbero? Burocrazia enorme, poca certezza di legalità, confusione enorme su quello che si può e non si può fare, noi non diamo mai risposte, solo incertezze».

    Non siete in troppi alla Roma: tra nuovi e vecchi? Lei, Fenucci, Sabatini e poi Conti e Mazzoleni, visto che Pradé se n’è appena andato?
    «Andranno ripensate mansioni e qualifiche. Come anche nel settore medico . Ripeto: non cerco stravaganze, ma normalità. La Roma deve prendere possesso di sé. Gli americani hanno un progetto sensato, non a breve termine, hanno affetto per le loro radici, anche se non parlano italiano, DiBenedetto prenderà casa a Roma. Non sarà tutto facile, né tutto presto».

    Totti a 35 anni è un totem?
    «Totti ha davanti ancora 4-5 anni di carriera. Se saprà guardare solo al calcio e non farsi carico di altro. Ma deve liberarsi della sua pigrizia e di chi usa il suo nome, anche a sua insaputa. Deve smettere di lasciare fare, più leggero sarà, più lontano andrà con il pallone».

    Lei ha un doppio incarico: con la nazionale inglese e con la Roma.
    «Lo so che sembra assurdo, ma io con la Roma non ho ancora firmato niente. E appena partirà il contratto, il mio ruolo di direttore sportivo nella Fa diverrà solo una consulenza gratuita fino alla fine di Euro 2012. Tutto è chiaro e amichevole».

    Deve in questi ultimi anni qualcosa a qualcuno?
    «Forse ad Adriano Sofri , che ho conosciuto nel carcere a Pisa, dove ero stato invitato dall’università. Mi è servito per riflettere, per capire i miei limiti, ma anche ad essere meno indulgente con me stesso. Si può lavorare sui propri difetti, non credere che tutto sia inevitabile. Non c’è nulla di non dignitoso nella sconfitta, ma c’è nel non accettarla. Me lo sento, il viaggio a Roma sarà pericoloso. Mio padre me lo dice sempre: dove girano le pedate tu ci metti sempre il sedere».

    FRANCO BALDINI UOMO VERO….

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  8. a effebu corsi ha riportato quella che e la realtà….perke non lo dovrebbe fare???casommai e chi non informa i tifosi che fa il male della roma….poi senti qualke volta mario avrà difeso rosella ma sempre quanno se poteva difende….e cmq che con i sensi siano arrivati i risultati penso sia sotto gli okki di tutti…ce molto di peggio de 101.5 e cmq sawiris ha offerto piu soldi questi so i fatti ma nessuna guerra anzi,corsi dice vediamo che fanno gli americani e ancora non critica la campagna acquisti a differenza di altri pupazzi giornalisti che devono sempre crea tensioni e polemiche che alla fine non fanno il bene della roma,gli americani anno comprato la roma senza caccia sordi….almeno fino a oggi ve sembra normale????a me non tanto ma sono fiducioso(per ora)

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      • vedi n’po ….ma infatti io non sto co rosella anzi….però non ha fatto male,sicuramente poteva fare meglio cosa che a roma però non ha mai fatto io so parekki anni che seguo la roma e negli anni 90 eravamo parekkio modesti,oggi i piskelli so abituati bene…e qualkuno ce li avra abituati bene no??

      • Certo che gli ultimi accadimenti politici non depongono a suo favore..che cosa non si fa per una poltrona!

    • Corsi,Rossi,Von Bruck,Bersani,Petrucci, Ferretti,Ciardi,Paglia,Niisi,Trani,Renga, Leggeri…io ascolto tutti..poi mi faccio un opinione mia..non tifo per i capipopolo.. tifo solo ASROMA 😉

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    • Ciao a tutti sono appena tornato dal ritiro e c sono grosse novita’ sull’assetto del 433 :mrgreen: :mrgreen: anche se la rappresentativa non era il massimo…ho visto pressing sul portatore, fraseggi continui ,modello Bayern passaggi infiniti sulla trekuarti per poi scaricare sulla destra dove ho visto un Cicero in grandissima forma a mio avviso il migliore in campo :mrgreen: :mrgreen: un Caprari spendido e un Antei perfetto!! Rodrigo terzino !!tanto entusiasmo come ai vecchi ritiri!! speriamo e forza Roma

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  9. Quindi tu che hai messo il pollice rosso ti sembrano belle parole x il simbolo della roma?
    Giornalista: Totti a 35 anni è un totem?

    «Totti ha davanti ancora 4-5 anni di carriera. Se saprà guardare solo al calcio e non farsi carico di altro. Ma deve liberarsi della sua pigrizia e di chi usa il suo nome, anche a sua insaputa. Deve smettere di lasciare fare, più leggero sarà, più lontano andrà con il pallone».
    Le radio stanno parlando di questo.

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    • Non vedo il problema in quelle parole.
      Il problema semmai sorge se ci si inizia a scagliare contro chi nomina il capitano in maniera obiettiva.

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      • Quindi pigro e deve smettere di lasciar fare sono parole obbiettive.Speriamo che Francesco la pensi come te.

      • Non so te ne rendi conto ma stai facendo proprio l’errore di cui parla Baldini…usi il nome di Totti senza nemmeno sapere di cosa stai parlando, per andare contro a una persona che tra l’altro con Francesco ci ha lavorato e ci ha portato uno scudetto.
        Quando parla di pigrizia non parla certo di pigrizia sul campo.

      • Siccome io stimo molto Baldini e avendo lavorato insieme a Francesco ai tempi di Capello sono rimasto sorpreso.Stavo ascoltando radio ies x sentire di heinze e il discorso portieri e sento parlare di questa intervista sinceramente ci sono rimasto nn aspettandomelo.

      • Caro fratello giallorosso, okkio alle radio perché nun ce ne sta una che se salva!
        Le radio sono state fra le maggiori complici della Sensi e della sua politica che ci stava portando al fallimento. E non è un modo di dire, è proprio quello che stava per succedere, coi LIBRI IN TRIBUNALE e tutto il resto.
        Quelle stesse radio che oggi alimentano lo scetticismo verso la nuova proprietà e dirigenza. Da quel pappone di Corsi, che ha iniziato a fare una battaglia contro Unicredit perché non ha venduto a quel cammellaro di Sawiris (dio ce ne scampi!!!) a quella banda di laziali di RadioRadio, che il più pulito c’ha la lebbra…

      • Eh lo so purtroppo pero’ nn abitando a roma l’unica possibilita’ di seguire il mercato e le notizie sono le radio e internet.

      • secondo me hai interpretato male le sue parole, e spero non ci si mettano pure le radio. Se dice che ha davanti a se altri 4-5 anni di carriera è chiaro che non può parlarne male. Mi pare che il suo discorso vada interpretato fuori dal campo, in merito a come spesso le parole del capitano vengano strumentalizzare da media e spesso anche tifosi (vedi che putiferio solo per aver detto “non ho ancora incontrato la nuova dirigenza”: tutti a dire che Totti era contro i nuovi proprietari e avrebbe fatto resistenza…)

      • Cmq vi chiedo scusa nn volevo creare nessuna polemica semplicemente ci ero rimasto male xke’ Totti x me e’ la Roma.

      • tranquillo :mrgreen: in effetti sono parole un po’ “ermetiche”, ma sono sicuro che Baldini sa bene quello che dice…spero solo che le radio vedove di Rosella non le usino per criticare la nuova dirigenza

  10. Ricapitolando perchè me sto a perde… Abbiamo preso Bojan dal Barca per 10ml…però se è bono je lo dovemo ridà a 15ml…in più nun ce lo danno finchè nun comprano Sanchez…poi se lo portano in pre-ritiro con loro…e gli danno il permesso di non fare le visite mediche…giusto…??? Questa è la situazione Bojan a oggi..??????

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    • giusto, tranne i dettagli contrattuali della trattativa di cui non possiamo esserne certi (vedi Lamela, contratto piuttosto diverso rispetto a quanto era trapelato).
      Col fatto che Argentina e Cile sono stati eliminati credo che la vicenda Sanchez-Barcellona-Bojan si chiuderà in fretta.

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    • si il tuo riassunto e giusto pero bojan ormai e uscito allo scoperto il barca secondo me gli ha rotto le palle e in caso de contro riscatto non e detto che il giocatore accetti,io era in questo che speravo e la crepa si e aperta prima de quanto sperassi….

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  11. Ragazzi sentite sta poesia e ditemi come vi sembra:
    In questa casa abita un tifoso giallorosso
    amante della roma a più non posso
    vivo nella speranza di quel dì
    che rivedrò la lazio in serie B 🙂

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  12. come godoooooooooooooooooo….questo e sintomo de rottura col barca gli anno rotto le p@lle pure a lui vieni tra noi piccolo fenomeno…… :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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  13. il problema e per gli altri.. fra i tre rinuncerei a menez.. borriello ha caratteristiche che altri non hanno e vucinic secondo me tecnicamente è uno dei più forti della serie a.. cmq i problemi son per gli altri

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  14. bojan
    lamela
    vucinic
    menez
    totti
    borriello

    6 giocatori per 3 posti….
    nessuno vorrà fare la pankina… quindi la vedo durissima e poco sostenibile… non si parte decisamente bene!!!

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    • totti ha quasi 35 anni, non può giocare una stagione intera ad alti ritmi, le ultime stagioni dicono questo. Lamela e bojan potranno ambientarsi con calma al calcio italiano, menez e vucinic dovranno dare il massimo per avere il posto perchè finalmente abbiamo alternative valide a loro. Aggiungici anche una europa league che è un torneo con tantissime partite da giocare per arrivare fino in fondo e il fatto che il gioco di luis enrique si basa su un pressing alto e richiede molto movimento e dispendio di energie agli attaccanti, alla fine ci sarà spazio per tutti.

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    • io invece firmerei con il sangue per avere una rosa con un attacco cosi. hai tutte le soluzioni possibili ed immaginabili. laterali di attacco, oppure trequartista, etc.. inoltre con questa rosa di attaccanti non rischi niente se uno o due giocatori fanno un annata non alla loro altezza oppure se si fa male qualcuno (vedesi la rosa di inter o milan). altro motivo è che con L europa league ti fa giocare tante partite come la champion e pertanto…

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  15. daje bojan !!! raga questo è un baby-fenomeno: è agile, ha dribbling e colpi da fuoriclasse che lo rendono difficilissimo da marcare !!! in piu’ è anche piuttosto preciso in zona tiro… vieni da noi bojan, roma ti attende a braccia aperte !!! ps secondo me andava preso pagando l’intero cartellino… ma va’ a sapere come siamo messi a budjet…

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    • Ma infatti paghiamo l’intero cartellino!!!!Viene a titolo definitivo ma con una clausola di contoriscatto per il Barcellona.

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      • …e non è come darsi una mazzata sulle pa*le? se poi quasi certamente esploderà con noi come credo, ed il barça se lo riprende… per strapparlo agli spagnoli serviranno fior di mln !!! chi mi fa chiarezza? ps contentissimo lo stesso ke viene !!!

      • guarda io penso che per come si sta comportando il barca non sono cosi sicuro che vorrà tornarci… 😉 e lo dicono pure i tifosi del barca di accontentarlo per vederlo tornare…invece la società si sta comportando nel modo opposto

  16. questi so’ li giocatori che voglio nella mia-nostra A.S.ROMA vogliosi e contenti di aiutare il nostro club x risultati importanti !!!! BRAVO BRAVO BRAVO TI ASPETTIAMO !!!!

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