Massimo Moratti affronta senza preoccupazione la discesa dal primo al quarto posto della sua squadra, incappata ieri a Firenze nel secondo 0-0 consecutivo. Dopo quasi tre anni, il Milan ha superato in classifica i cugini nerazzurri e l’evento non può che dare parecchio fiato ai nostalgici di Roberto Mancini, partito mai estinto in città e pronto a cogliere qualsiasi passo falso di Josè Mourinho. E l’Inter del portoghese al momento qualche dubbio l’ha fatto nascere, aldilà dei numeri che, l’anno scorso alla decima giornata, vedevano l’Inter imbattuta (In Italia, non in Europa) in testa al campionato con 21 punti. «Il paragone non mi dà fastidio, ma deve incentivare Mourinho a far meglio – spiega Moratti – Ogni campionato ha la sua storia, allora l’anno scorso avremmo dovuto essere infastiditi perchè l’anno prima andavamo ancora meglio. Questo torneo è sicuramente difficile, noi abbiamo cambiato delle cose, per questo non posso pretendere di vedere la stessa esperienza di chi la squadra ce l’aveva in mano da tempo». Non sono certo due punti in meno a far perdere il sonno a Moratti, consapevole che ci sarà sempre qualcuno pronto a criticare a prescindere da chi c’è stato, c’è e ci sarà sulla panchina nerazzurro. «Mi sembra che abbiamo scelto bene sia con Mancini sia con Mourinho. Spero che Mourinho ottenga gli stessi risultati o più di quello che ha ottenuto Mancini»