Dopo due vittorie consecutive (Atalanta e Bordeaux), la Roma si arrende a Siena. Per la prima volta nelle ultime 21 gare in campionato non trova la via del gol e come allora perde 1-0. E come allora i giustizieri vestono in bianconero, ma lo scorso 16 febbraio si trattava della Juve. Match winner della gara è Mario Frick, a segno al 46′ del primo tempo. Nella ripresa espulsi Mexes e Panucci: nel giro di otto minuti la Roma si ritrova in nove.
VUCINIC K.O. – Ancora orfana di Totti, la Roma si ritrova all’improvviso anche senza il suo vice: Vucinic infatti accusa un risentimento al ginocchio sinistro poco prima del via, e al suo posto Spalletti manda in campo Menez con Virga in panca. Nel Siena invece Giampaolo ha la fulminazione giusta: Calaiò in panca, Frick in campo, e l’attaccante nato in Liechtenstein lo premierà con il gol dell’1-0. Forse la novità obbligata spariglia le mosse giallorosse, forse il gioco aggressivo ma attento del Siena crea imprevisti ostacoli, forse la giornata poco felice di qualcuno, Cicinho su tutti, limita gli orizzonti della Roma. Sia come sia, è da subito una Roma un passo indietro rispetto a quella vista – e a tratti ammirata – contro l’Atalanta domenica scorsa.
FRICK VA A SEGNO – Del giocattolo di Spalletti funziona ben poco: non c’è gioco senza palla, manca la velocità, di sovrapposizioni e passaggi nello stretto neanche a parlarne. E così la squadra si affida ai lanci lunghi e a un possesso palla che senza guizzi diventa monotona ripetizione di un compitino che il Siena ha buon gioco a correggere. A suo favore, ovviamente. E così gli episodi della prima frazione fino al minuto 25 parlano solo toscano: Maccarone mette a lato, Doni si salva di petto su un’uscita fuori area per anticipare Frick, Galloppa viene anticipato in extremis da Mexes su croos di Maccarone. Poi la Roma ha un moto d’orgoglio, e a sua volta si fa minacciosa in tre occasioni: Curci è bravo a deviare in angolo di piede una conlusione ravvicinata di Taddei, poi Perrotta (27′) arriva in ritardo di un soffio per un facile tap in sotto rete, infine De Rossi salta anche Curci salvo poi concludere sull’esterno della rete. E il Siena torna a bussare dalle parti di Doni: prima Frick non trova lo specchio della porta, poi aggiusta la mira e al 46′ infila di destro su assist di Maccarone.
ROSSI A RAFFICA – Spalletti si accascia in panchina, la Roma prova a rientrare in campo con altro spirito. Ma il Siena ha sempre un altro passo, e ci tiene subito a precisarlo (Doni in angolo su Maccarone). Il Siena aspetta la Roma sulla sua trequarti, pronto a ripartire fulmineo in contropiede. Maccarone è imprendibile, la Roma risponde con passo lento e gioco prevedibile. Ci pensa poi Mexes a complicare la vita in casa Roma: al 19′ la prima ammonizione, al 21′ la seconda, con ovvia espulsione annessa. Spalletti si tiene la testa fra le mani, in un gesto emblematico e assai significativo. Poi fa entrare Okaka al posto di un Menez poco incisivo. Ma poi anche il centravanti mascherato Panucci tradisce la causa, e si fa espellere per doppia ammonizione al 29′. Roma in nove, rimonta sempre più difficile. Spalletti al 34′ gioca le ultime cartucce disponibili: dentro Brighi e Juan, fuori Taddei e Perrotta. Ma l’impresa è ai confini dell’impossibile. Soprattutto quando in 45′ la squadra non riesce a confezionare nemmeno una palla-gol.