L’intervista dell’atttaccante della Reggina, Bernardo Corradi, al Corriere dello Sport:
Lei alla Roma ha segnato.
“In occasione del mio ultimo derby. In realtà, però, ho rimediato da avversario quasi sempre scoppole inenarrabili”.
Quella più pesante?
“Con il Chievo, se non sbaglio, finì 5-1. Per loro. Non vorrei peggiorare il record”.
Com’è il ritorno a Roma?
“Sempre piacevole… Giochi, però, in un grande stadio e contro una squadra che pur attraversando un momento non brillante, è comunque di grande blasone. La Roma, poi, gioca bene e perciò lascia giocare gli avversari, non si chiude. Semmai un po’ dovremo chiuderci noi”.
Secondo lei cosa non funziona attualmente nella Roma?
“Hanno preso ottimi giocatori che, però, vengono da campionati stranieri. E io che all’estero ci sono stato so cosa significa”.
E cosa significa?
“Che devi capire, devi integrarti. Non condivido le critiche a Spalletti: la sua Roma è la squadra che sino a qualche mese fa in Italia ha giocato il miglior calcio e anche in Europa è stata tra le più spettacolari. Non bisogna avere la memoria corta”.
Come si batte la Roma?
“Noi dobbiamo puntare su una grande prestazione da un punto di vista atletico. E contemporaneamente mettere in campo le nostre qualità. Perchè, sia chiaro, le qualità le abbiamo anche noi, mica siamo l’armata Brancaleone”.