Montella alla Roma: “Il futuro in 10 giorni”

Rassegna Stampa | GaSport | Nei prossimi giorni la Roma si gioca moltissimo della stagione, tra Lecce stasera, Shakhtar martedì e poi derby fra una settimana…

I dieci giorni di Montella hanno un piglio non troppo risorgimentale ma, nella storia minima del calcio, un certo valore possono finire per assumerlo. Lecce, Donetsk e Lazio: vincere per sognare, perdere per aggravare una crisi romanista già certificata dal cambio di allenatore. «Ci giochiamo molto, ne siamo consapevoli -dice l’allenatore -. Ci prepareremo al meglio per fare il meglio. La partita di Lecce sarà importante come quella contro lo Shakhtar. Certo, in Champions non ci sarà appello, ma anche più avanti ci attendono partite stimolanti» . Pur se a malincuore, Montella parla anche della preparazione. «Io devo valutare la squadra dal mio arrivo. Vedo grossi miglioramenti. Non voglio che diventi un alibi il discorso della scarsa preparazione sia fisica che mentale» .

Avviso a Menez A proposito di alibi, forse ne necessita qualcuno anche Jeremy Menez (ieri col mal di schiena), che col nuovo corso ha ricominciato a deludere anche da subentrante. «È importante anche chi parte in panchina. Quindi tecnicamente e mentalmente mi aspetto qualcosa in più dai cambi. Le partite si vincono soprattutto negli ultimi 15 minuti. Certo, a volte non si entra in partita non per mancanza di voglia. Una volta ci può stare, alla seconda poi un allenatore inizia a fare una valutazione e trae le sue conclusioni. Menez è straordinario. Deve maturare in alcune cose, però ti fa la differenza, anche se poi c’è il non possesso palla e gli equilibri di squadra. Il giocatore assoluto non si discute, Per questo sono sicuro che riuscirà a darci qualcosa in più» .

Mexes: addio &insulti Liquidate le voci sui possibili nomi per la panchina della Roma («Mourinho? Lui come gli altri non mi turbano» ), Montella dà fiducia alla professionalità di Mexes, nonostante l’accordo col Milan sembri cosa fatta. «Quando si va in campo si dà il massimo. Sono sicuro che per amor proprio un giocatore quando sa che potrebbe andare via da una squadra, vorrebbe lasciare i migliori ricordi, Se davvero fosse così, chissà che possa dare qualcosa in più» . Il problema è che i tifosi giallorossi non sembrano pronti a perdonarlo così facilmente. Non a caso ieri, al momento dell’arrivo a Fiumicino per partire alla volta di Lecce, il difensore è stato insultato da qualche ex innamorato. «Te sei venduto ar Milan» , gli hanno rinfacciato.

Vecchia guardia Metabolizzati i malanni di Pizarro («vedremo se ce la farà, ma non possiamo dipendere da un solo giocatore» ), Montella spazza il campo su presunti favoritismi verso ex compagni. «No, per ora non ho condizionamenti. Punto sui giocatori che penso possano essere più affidabili. In questo momento c’è bisogno di quelli, a prescindere dall’età, dalla simpatia oppure dalla valutazione tecnica» . Non abbiamo dubbi. Anche perché Montella sa che prossimi dieci giorni si gioca una fetta di futuro importante. E solo della Roma: anche il proprio

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