Montella, decollo riuscito

Rassegna Stampa | Leggo | Buona la prima, come si suol dire, per Montella. La Roma è tornata alla vittoria senza subire gol, dopo aver preso 15 gol nelle ultime 5 partite di gestione Ranieri.

«Grazie Roma, sono commosso». Sono bastati 74’ a Montella per volare al sesto posto, sopra a Juventus e Palermo, e per commuoversi di fronte a una Roma che è tornata a vincere dopo 4 ko consecutivi grazie a una prestazione non straordinaria, ma ordinata, come non si vedeva da tempo. «Mi sono emozionato tanto al fischio finale – ha dichiarato Montella con gli occhi lucidi -. Ringrazio tutti i ragazzi al di là di come andrà a finire questa storia, li ringrazio dal profondo per questa emozione. Allenare la Roma è il sogno di tanti allenatori, per molti è l’epilogo di una carriera, per me è l’inizio». Parole sincere di un allenatore appena 36enne.

La Roma è uscita dal Dall’Ara senza subire gol dopo le 15 reti incassate nelle ultime 5 partite. «Abbiamo coperto molto bene lo spazio la linea difensiva ha concesso pochissimo, sono stati tutti bravi». A cominciare da Pizarro («è importantissimo») tornato in campo dopo tre mesi. Il cileno, a dispetto di infortuni e ricadute, è stato il migliore in campo.
La Roma è ripartita dal modulo tanto caro Spalletti: il 4-2-3-1. A pagare dazio è stato Francesco Totti che veniva però da due partite consecutive. «Francesco è un esempio – ha detto Montella -. Mi ha dato la piena disponibilità e non ha battuto ciglio per la panchina».
La partita non è stata esaltante. Si è ripartiti da un calcio d’angolo pericoloso a favore del Bologna che per i restanti 74’ non ha impensierito più di tanto Doni, l’ex-numero uno tornato titolare (e destinato a restarci). «Lo reputo più bravo di Julio Sergio», ha ammesso Montella. Alla Roma è bastato il gol di De Rossi, che poteva essere espulso da Banti per doppia ammonizione qualche minuto prima (il fallo di mano era netto). Nel secondo tempo la Roma ha badato al possesso palla e si è resa pericolosa in due occasioni con Vucinic e Brighi, mentre Borriello (deludente) veniva sostituito da Totti. E’ finita con l’abbraccio collettivo tra giocatori e allenatore: anche questo è un risultato che mancava da tempo.

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