Sempre più lontano il rinnovo di Mancini

Rimane in stand-by la questione del rinnovo di Mancini, Di Natale, senza sbilanciarsi troppo, torna ad offrirsi alla società giallorossa. Ieri il procuratore del brasiliano è sbarcato in Italia: in Italia, non a Roma, anche se da Milano, dove è andato per seguire da vicino la situazione dell’altro assistito di lusso, Alexander Pato, non ci metterebbe molto a raggiungere la capitale. Resta da vedere se lo farà, con tutto che i tempi per il rinnovo di Amantino erano maturi già da quest’estate, e il tempo che continua a passare non è certo un segnale positivo. C’erano anche le cifre, due milioni e mezzo più i premi, stesso accordo firmato da Mexes, e c’era il consenso del brasiliano, che poi, saputo quanto sarebbe stato disposto ad offrirgli il Lione, ha fatto saltare tutto. Adesso la Roma non considera più una priorità il suo rinnovo, con tutto che l’estate prossima il giocatore potrebbe permettersi di rifiutare tutte le destinazioni proposte dalla società per aspettare la scadenza, nel giugno del 2009.

Questione di principio, per non darla vinta a uno che ha mandato all’aria un accordo a cui mancava solo il nero su bianco, per cui, se Veloz non farà la prima mossa, se ne tornerà in patria senza contatti con la dirigenza giallorossa. In caso di divorzio, tra gennaio e giugno, la Roma potrebbe rimpiazzarlo con Antonio Di Natale, un vecchio pallino di Spalletti. Al giocatore dell’Udinese, nel corso di un’intervista pubblicata ieri dal Guerin Sportivo, è stata fatta presente quest’ipotesi, e lui non si è nascosto più di tanto. «Ovviamente mi fa piacere questo accostamento, ma casomai ne riparleremo a fine stagione: adesso penso all’Udinese».

IlRomanista

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