Rassegna Stampa – Il Romanista – Per usare una terminologia sportiva, al momento è in vantaggio il fondo Aabar. A pochi giorni dal rush finale, dallo sprint cui parteciperanno i soggetti interessati ad acquistare l’As Roma, questa è una novità. Una novità importante. Aabar è davanti. L’indiscrezione giunge al “Romanista” da fonti finanziarie estremamente attendibili. A quanto risulta al nostro giornale, la proposta del gruppo arabo sarebbe stata ritenuta, per ora, la migliore. Per ora. Perché il procedimento di vendita dell’As Roma è sì entrato nel vivo, ma non è ancora giunto alla sua fase più importante.
Quella delle offerte vincolanti. Quelle che, giuridicamente,obbligano chi le avanza. Ci si arriverà relativamente presto. Entro questa settimana – ieri c’era chi sosteneva già domani – Unicredit dovrebbe decidere chi avrà accesso alla vendor due diligence.
Alle informazioni riservate sulla società giallorossa, elaborate da Deloitte & Touche. In pratica, Piazza Cordusio sta per stilare la short list, l’elenco dei soggetti – si dicetre – che prenderanno parte alla volata finale. Saranno loro a dover proporre le binding offer. Le offerte impegnative.
Gli altri due nomi che al momento vengono dati come possibili concorrenti del fondo presieduto dallo sceicco
Khadem Abdulla Al Qubaisi sono un misterioso investitore americano e l’imprenditore Giampaolo Angelucci. Proprio l’offerta di quest’ultimo sarebbe stata giudicata la meno forte. Sembra, ma qui il condizionale è d’obbligo, che sia inferiore ai 100 milioni di euro, cifra che sarebbe stata ritenuta insufficiente da Unicredit.
Ancora qualche settimana, dunque, poi la banca dovrebbe trovarsi di fronte un unico interlocutore. L’asta non competitiva per l’As Roma dovrebbe andare a dama per Natale. È possibile che le prime settimane dell’anno nuovo servano alle parti unicamente per i dettagli di un’operazione delicatissima. Perché qua in gioco non c’è una società qualsiasi. Qua in gioco c’è l’As Roma. E con l’amore non si gioca.