Rassegna stampa – Corsport – Dalla Lazio alla Juventus passando per la Fiorentina. Bastano i nomi per capire che le tre prossime partite di campionato, unite ai soli dodici punti in classifica, costituiscono l’angolo fondamentale del campionato della Roma. Tre partite che in un’altra situazione, si potevano affrontare con uno stato d’animo ben diverso da quello di una squadra che, al contrario, ora sa di non poter più sbagliare, obbligata o quasi per vincere perché solo così sarà legittimo poter continuare a pensare in grande come del resto nomi e monte ingaggi pretenderebbero.
La chiave di tutto non potrà che essere il derby, la sfida contro la Lazio capolista, lontana dieci punti e che vola in alto ancora di più di Olympia. Novanta minuti che i giallorossi dovranno affrontare puntando a dare un senso anche alle successive sfide e non solo per una semplice, e poi non è neppure troppo semplice, questione di campanile. Anche contro la Lazio, Ranieri non potrà schierare la Roma migliore perché oltre a Taddei, Pizarro, Brighi e Adriano, il tecnico dovrà fare a meno anche di Francesco Totti che di sicuro sarà squalificato, oggi sapremo per quante giornate perché c’è pure il rischio che lo stop del capitano romanista sia più lungo di un solo turno. E’ vero che Totti nei derby non è stato quasi mai il miglior Totti, ma sostenere che per la Roma oggi sia un vantaggio giocare senza il suo numero dieci, è un’assurdità che ieri anche Edy Reja ha sostenuto con l’onestà che lo ha sempre contraddistinto.
Ma Totti o non Totti, la Roma il derby non può che puntare a vincerlo, dando seguito alla striscia dei due vinti nella passata stagione. Solo così si potrebbe dare un senso più concreto alle due successive sfide, quella all’Olimpico di metà settimana con la Fiorentina e quella del sabato dopo contro la Juventus, l’altra rivale storica della Roma. Tre partite che la Roma dovrà affrontare, sapendo, Totti a parte, di non poter recuperare nessuno dei suoi infortunati, a cominciare da quel David Pizarro che nei meccanismi ranieriani è un giocatore di importanza fondamentale. Eppure, non si potrà sbagliare. Perché altrimenti anche in seguire un altrettanto fondamentale qualificazione per la prossima Champions, potrebbe di ventare un obiettivo molto difficile da centrare.