Forza-Roma.com (Riccardo Lelli) – Dopo la trasferta di Napoli l’ambiente giallorosso è crollato definitivamente nel più profondo caos.
Il bottino delle nove partite ufficiali realizzate fino a oggi è veramente misero: 2 vittorie, 2 pareggi,5 sconfitte, 8 reti all’attivo e 17 al passivo e penultimo posto in classifica…
… e pensare che ad inizio stagione la grande maggioranza dell’ambiente romanista era convinto che la squadra sarebbe partita a gonfie vele. Come spesso accade in questi casi la realtà è l’esatto opposto con società, allenatore, squadra e tifosi nel caos più totale.
Chi è il colpevole? Allenatore, dirigenza, giocatori, Totti.. tante opinioni e tante analisi alla ricerca di un capro espiatorio che oltre a non esistere non risolverebbe il problema di fondo.
Personalmente credo che questo momento sia dovuto ad una mancanza di autorità e di attaccamento al bene collettivo della squadra superiore a quello individuale. La vendita della società ha provocato un vuoto di potere in tutti i settori della Roma: un presidente che non è più realmente al comando della situazione, una dirigenza (Conti, Prade, Tempestilli e Montali) che è rimasta a guardare il proprio interesse e la propria poltrona senza intervenire in maniera diretta e tempestiva sulle prime avvisaglie dei problemi.
Ranieri dopo essere riuscito in un piccolo miracolo sembra essere entrato in un limbo, tanti sono gli errori tattici commessi ma, sopratutto, è ancor più grave la sensazione generale di una mancanza di autorità nella gestione dello spogliatoio. Spogliatoio che in questo problema non sembra più essere forte e compatto come prima.
Mancanza di cattiveria agonistica e mancanza di rispetto verso chi prende le decisioni, giuste o sbagliate che siano, rendono colpevoli tutti i giocatori senza distinzione
La cessione della società non sarà sbrigata dall’oggi al domani e a questo punto mi domando chi prenderà per mano questa situazione. Si parla di cambiare allenatore ma possibile che sia questa la soluzione? Meglio di Ranieri in giro non c’è molto e più si va avanti e più la classifica sarà dura da risalire. Ritrovare la voglia, compattarsi in gruppo nella difficoltà, lavorare in silenzio e stringere i denti, solo per il bene della Roma e non di qualcuno in particolare.
Daje Roma Daje.