FORZA-ROMA.COM (Edoardo Marullo) – Non so, ho riflettuto a lungo (più o meno 12 secondi, oltre mi distraggo) se fosse il caso di sprecare inchiostro per una simile partita ma poi mi son detto che, in fondo in fondo, qualcosa da scrivere c’è sempre. Spento qualsiasi entusiasmo iniziale, causa formazione e affluenza da centoventottesimi di Coppa Italia (ma anche a causa del mio vero lavoro, o veramente pensate che io possa dar da mangiare ai miei 9 figli scrivendo questi pezzi online di infimo livello???), il vostro tifoso ieri ha fatto capolino allo stadio solo 15 minuti scarsi prima dell’inizio del match.
Allora, ho subito una protesta formale da fare: non è possibile fare la presentazione dei giocatori un quarto d’ora prima della partita, per giunta con degli inutili “olè” al posto del nome gridato a squarciagola. In campo a quell’ora ci stanno giusto quegli strani esserini muniti di zappa o di bastoncino che controllano il terreno di gioco e la solidità dell’attaccatura delle reti. Capisco le esigenze televisive – no, a dire il vero sforzandomi di adottare la filosofia del “giornalismo gonzo”, non me ne frega niente delle esigenze di Fulvio Carezza e di Zio Bergamotto – ma non mi sembra il caso di fomentare anche loro. Tutt’al più potrei soffermarmi un attimo a soddisfare le esigenze di Hillary McFriend, ma solo se me lo chiedesse lei di persona…. vabbè no, probabilemente non mi tirerei indietro neanche se me lo chiedesse per interposta persona… anzi, Hillary se vuoi io sono qui… mi trovi al 324 5668909 – chiamami tesoro! Comunque, tornando a noi, la mia era una protesta genuina ma vedo che a nessuno frega un cazzo e che tutti gridano “olè” come pecoroni e quindi non mi impegnerò oltre a portare avanti questa battaglia.
Inizia la partita, e pensando forse che si sarebbe vinto facile sono iniziati cori sugli argomenti più disparati: a quello che ormai è definibile un intramontabile classico, la tanto amata AS Roma Club Privilege Visa Electron, stavolta si sono aggiunti anche argomenti di attualità, come la boutade di Bossi. Si perché, che voi ci crediate o no, noi romani abbiamo un anima, cari nordici, lo volete capire che ci state ferendo? Io vi avverto, continuate pure a burlarvi di noi mentre organizzate sfilate in calzamaglia verde manco foste confinati da anni nella foresta di Sherwood, ma state attenti perché un giorno o l’altro ci presenteremo in formazione a tartaruga alle mura delle vostre città, armati di giavellotto, gladio, ariete e catapulta, e vi chiederemo gentilmente di piantarla.
Ok, per fortuna la partita è filata via liscia, principalmente grazie al Cluji che è riuscito a colpire tutti i pezzi di legno che avevamo in porta (il palo, la traversa e perfino Lobont), non certo grazie a Ranieri che nell’intervallo aveva pensato bene di mettere Adriano a fare il bibitaro in Monte Mario al posto del “Funambolico” (qualcuno fermi quell’uomo, vi prego!). Sono d’accordo che deve accumulare minuti, ma che c’ha l’autoricarica come DeSica, cazzo? Ci ha pensato Rugantino a togliere le castagne dal fuoco. Era ora, anche perché dopo 69 minuti stavano cominciando a bruciarsi… Ah, quasi dimenticavo, una parolina a Borriello: “Caro Marco, capisco che ti devi ancora ambientare, ma noi a Roma esultiamo per una quindicina di minuti dopo ogni gol, quindi ti pregherei di aspettare un attimo prima di segnarne un altro (per di più pazzesco!!!).”
Infine una parolina sul gol del Cluji che ci ha fatto terminare la partita in un evidente stato di sofferenza contro una squadra più scarsa del Bologna…. Anzi no, chissenefrega!
Questo pezzo è dedicato a Hunter Stockton Thompson, fondatore e principale esponente del “giornalismo gonzo”.