Parlare dopo aver preso cinque pappine dal Cagliari non è semplice, soprattuto fare ordine alle milioni di idee che mi passano nella testa risulta un’impresa ardua, almeno questa sera, ma ci proverò. Quello che posso dire con certezza è che la caccia alle streghe non mi è mai piaciuta: cercare in questo marasma di partita qualcosa di buono non è facile, come non lo è d’altronde capire il perchè di tale disfatta. Molti di voi, avranno come al solito le idee chiarissime su chi bastonare in questa serata. I toni mi sembrano già abbastanza accesi e su questo non possiamo che giustificarci visto come viviamo noi il nostro essere tifosi, ma dovremmo fermarci un attimo e riflettere. Cercare un capro espiatorio questa sera è come cercare il famoso ago nel pagliaio: a mio parere è inutile fare paragoni tra Mexes e Burdisso, è inutile criticare Ranieri per tutte le sue scelte, è inutile attaccare Borriello per non aver toccato palla e Castellini per essere uscito dopo tredici minuti:credetemi è davvero troppo facile e ne nasce un tiro al bersaglio che non ha nulla di positivo e costruttivo soprattutto. La Roma TUTTA ha sbagliato, NESSUNO escluso, perchè solo se ragioniamo così ne usciamo, altrimenti rischiamo di litigare e di dividere una tifoseria a mio parere già sufficentemente divisa. Subire un’espulsione in quel modo può anche starci, ciò che non ci deve stare è prendere altri 4 gol così leggermente; perchè le partite in 10 non sono rare eccezioni, ma prenderne 5, quello si che lo è. Come ogni anno siamo alle solite: questa ne è la dimostrazione. Per fare una grande squadra non basta il mercato fatto per bene, serve una mentalità che noi non abbiamo mai avuto con nessun allenatore, che ci porta al suicidio collettivo e all’isteria ogni volta che prendiamo gol o cadiamo in una situazione pericolosa. E’ un nostro grandissimo difetto e come tutti i difetti deve essere eliminato prima che possa farci ancorà più male del dovuto. Le parole stanno a zero cari tifosi e fratelli romanisti: criticare la squadra nella sua complessità oggi è un nostro dovere, esporre le proprie opinioni è un nostro diritto, arrabbiarsi e mordersi il fegato una nostra caratteristica, cadere nel catastrofismo cosmico non serve a nulla e non rispecchia la realtà. Cerchiamo allora di proporre valutazioni di questa partita lucide, precise e avvalorate dai fatti. In questo modo riusciremo a trarre dei vantaggi da questa sconfitta altrimenti rimarremmo dei mezzi tifosi proprio come i mezzi giocatori scesi questa sera al Sant’Elia.