Panucci: “Roma ancora la rivale dell’Inter”

Rassegna Stampa – Il Romanista – A guardarlo non sembra un ex giocatore. Tirato a lucido, in forma campionato senza nemmeno un giorno di allenamento. Christian Panucci ha appeso da poco gli scarpini al chiodo, ma a dispetto della carta d’identità (ha 37 anni) avrebbe potuto tranquillamente giocare ancora. Il suo sogno era farlo con la Roma, ma non sempre i sogni si avverano. Ora che ha smesso però, per lui comincia una nuova carriera televisiva. Sarà tra gli opinionisti di punta di Sky, e farà la seconda voce nelle telecronache. Christian, per te inizia una nuova carriera. Sono molto contento perché mi hanno voluto fortemente a Sky e siccome a me piace parlare di calcio oltre che giocarlo, ho accettato senza pensarci un attimo.

Non pensavi ad una carriera da dirigente?

Veramente stavo benissimo anche senza fare niente (ride). Ora però si è presentata questa possibilità e non me la sono lasciata sfuggire. Avrò la possibilità di continuare a seguire il calcio, e nello stesso tempo di stare con mio figlio. Poi magari capiterà di nuovo di respirare l’atmosfera della Champions.

Sabato cominci subito alla grande.

Eh già, faccio Roma-Cesena. Ricomincio da casa, perché Roma è casa mia. La città, i tifosi e la società mi sono rimasti nel cuore.

Riuscirai ad essere imparziale?

Lo sanno tutti che sono tifoso della Roma, ma dovrò riuscire ad esserlo perché altrimenti non sarei professionale. Se la Roma giocherà male, lo dirò.

C’è rammarico da parte tua per non aver finito la carriera in giallorosso?

Secondo me potevo fare ancora 2 anni. E’ stata una scelta della società, io sarei rimasto fino alla fine della mia carriera.

Non ti sei lasciato bene con la società…

Veramente io mi sento spesso con i dirigenti giallorossi. Con Bruno Conti ho un filo diretto. Col presidente Sensi no. Io la dottoressa Sensi non l’ho mai sentita quando si doveva parlare del rinnovo del contratto. Lei non mi ha mai chiamato e io nemmeno perché non mi andava di passare per ruffiano. Però questo non significa che io non stimi il lavoro suo e della sua famiglia, non mi piace sputare nel piatto dove ho mangiato per tanti anni. Con la Roma hanno fatto un grande lavoro e gli va reso il giusto merito.

Qualche tuo ex compagno ti ha chiamato per farti i complimenti per la tua nuova avventura?

Mi hanno chiamato in molti. Io qui ho lasciato il cuore. Ti leggo un messaggio che mi ha mandato De Rossi “Complimenti per questa nuova fase della tua vita…che dovevi cominciare sei o sette anni fa”.

Simpatico.

(ride) Molto, ma io gli ho risposto che quando farò io la telecronaca dovrà stare attento a non sbagliare niente perché sennò lo distruggo…

Totti?

Francesco è un leader indiscusso, in campo e fuori. Giocatori come lui è meglio averli sempre nella propria squadra.

E gli altri?

Mi chiamano tutti. Pensa che pure il Pek, che di solito non parla mai con nessuno, mi ha detto che dobbiamo vederci a cena. E’ tutto dire…Dicono che manca una presenza come la mia all’interno dello spogliatoio.

Qualche giorno fa hai detto che il giorno dopo la lite con Capello a Reggio Calabria (campionato 2003/2004), sei andato a giocare a golf con lui. Con Spalletti hai mai giocato a golf?

No (ride) con Spalletti no. Col mister avevamo un bel rapporto, abbiamo fatto tante di quelle litigate…ma poi finiva tutto lì. Lui è un grande tecnico, alla Roma ha dato tantissimo e ha saputo darmi molto, farmi migliorare anche se avevo già 31 anni. E’ un allenatore in grado di far migliorare qualunque giocatore.

E con gli altri tecnici?

L’unico allenatore con cui ho litigato davvero è stato Lippi. Ripensandoci oggi la mancata convocazione per il Mondiale del 2006 è stata una grandissima delusione. So però che di non essere stato un giocatore facile da gestire.

Ranieri lo conosci?

Ci siamo incrociati per qualche mese al Chelsea, ma non lo conosco bene e non posso dare un giudizio sui suoi metodi. Lo scorso anno ha fatto benissimo e credo che possa ripetersi.

Sembri ottimista.

La Roma è una grande squadra, composta da grandi giocatori. Disputerà una bellissima stagione. Sembra una squadra incompleta. Questo lo sa la società. Stanno provando a riprendere Burdisso, ma anche così è una squadra molto competitiva.

Hai visto la Supercoppa?

Sì, e proprio per questo dico che sarà ancora una Roma da primi posti. Per settanta minuti ha disputato una grande partita, poi è calata alla distanza.

Sarà ancora un duello Roma-Inter?

Credo proprio di sì, anche se la Juventus con gli ultimi acquisti si è avvicinata. Voglio fare gli auguri ad Alberto Aquilani perché gli voglio bene. Una volta abbiamo avuto uno screzio ma poi lui mi ha chiesto scusa ed è finito tutto lì.

Adriano?

E’ una scommessa. Io lo conosco da avversario e ti assicuro che giocarci contro non era per niente facile, se tornerà su quei livelli sarà un gran colpo per la Roma.

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