Roma: faccia a faccia a Trigoria

Rassegna Stampa – Corsport – Giornata intensa, ieri, a Trigoria e dintorni. Per allenatore, dirigenti, giocatori. Riunioni, chiacchierate, faccia a faccia tra tecnico e giocatori dopo la delusione, soprattutto nel risultato, in Supercoppa. Del resto c’era bisogno di fare un po’ di chiarezza, magari anche dicendosi le cose in faccia, al motto che prima di qualsiasi altra cosa quello che conta è la Roma.

DIRIGENTI – Come sempre, al l’inizio della settimana, è an data in scena una riunione tra i massimi dirigenti giallo rossi, Bruno Conti, Daniele Pradè, Gianpaolo Montali e la dottoressa Cristina Mazzoleni, la signora dei conti ro manisti. Conti che sono quel lo che sono e che non consen tono rilanci burdissiani a breve giro di posta. Sarà necessario, hanno convenuto un po’ tutti, l’intervento del la dottoressa Rosella Sensi per sbloccare la situazione per il cartellino del difensore argentino, autorizzando un minimo di rilan cio sulla cifra di cinque milioni che da tem po è stata stanziata per l’acquisto del gioca tore. Al momento non si può, anche se la co sa è perlomeno in controtendenza rispetto alle affermazioni della responsabile ammi nistrativa che, qualche mese fa, ribadì che per la Roma l’unica possibilità di fare mer cato era legata alla qualificazione alla Champions League. La Roma è in Champions ci pare, possibile che ci siamo persi qualche cosa? C’è stato anche un incontro con Ranieri con cui, ovviamente, si è parla to di mercato. Il tecnico ha ribadito di vole re un centrale difensivo ( Burdisso più dichiunque altro) e un esterno sinistro basso. La seconda richiesta già oggi dovrebbe essere esaudita (Castellini). Per la prima bisognerà ancora attendere.

GIOCATORI Dopo la chiacchierata con i dirigenti, Claudio Ranieri ne ha avuta un’altra con i suoi giocatori nel chiuso dello spogliatoio. Più che una chiacchierata è stato un monologo in cui il tecnico ha analizzato i novanta minuti giocati a San Siro contro l’Inter.

L’allenatore è partito dalle cose che non gli sono piaciute che sono state essenzialmente due:
1) la reazione in campo dopo aver subito il primo gol di Eto’o;
2) il troppo nervosismo che la squadra ha evidenziato nel momento in cui è passata in svantaggio.
«C’è chi ha perso la testa » ha spiegato Ranieri, aggiungendo che tutto questo non può più essere tollerabile perché a rimetterci è la squadra che, inevitabilmente, giocando con i nervi a fior di pelle, ha molte meno possibilità di recuperare il risultato.

Dopo il bastone, c’è stata la carota. Nel senso che il tecnico ai giocatori ha voluto sottolineare anche le cose positive che ha visto contro l’Inter, a partire dalla prima ora di gioco in cui la Roma tutto è stata meno che sotto da un punto di vista tattico e di gioco. Però quegli errori dopo la rete di Eto’o, Ranieri non vuole più vederli, «perché non dobbiamo mai smettere di giocare, qualsiasi sia il risultato acquisito in quel momento, dobbiamo giocare con lo stesso spirito della passata stagione». Dal Cesena, sabato prossimo, nella prima di campionato, Ranieri si aspetta le risposte giuste.

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