Dammi solo un minuto, un attimo ancora…

Ai Pooh bastava un minuto, gli Stadio ne reclamavano cinque, ai Negramaro ne occorrevano tre… Nel gioco del calcio, però, il recupero non viene discrezionalmente determinato, né dall’arbitro, né da nessun altro. Esso è calcolato sulla scorta di un regolamento ben preciso, in base al quale l’extra time è incrementato di trenta secondi per ogni sostituzione e di sessanta per ogni ingresso in campo della barella, salvo le varie e le eventuali. Inoltre, l’entità del recupero deve essere segnalata attraverso una lavagna luminosa, visibile a tutti, anticipatamente rispetto allo scadere del novantesimo. Tutto questo per evitare che il direttore di gara o chi per esso possa artatamente dilatare la durata della gara a vantaggio di una delle contendenti. Ebbene, ieri sera l’arbitro non solo si è arrogato la facoltà di occultare l’estensione temporale del match, ma ha addirittura riproposto una sorta di “regola del golden gol”, opportunamente rivisitata, per cui la partita si sarebbe protratta fino a quando i francesi non avessero segnato. E menomale che al minuto novantasei la palla è finita in rete, altrimenti si correva il rischio di perdere pure l’aereo. Poco male alla luce del fatto che ogni nostra valutazione sulla bontà della prestazione dei giallorossi ha eluso riflessioni sul risultato finale. Del resto, c’era un anniversario da celebrare e noi, ingrati, stavamo mandando la torta di traverso. Ovviamente, la presa in giro non piace a nessuno e dunque, per quello che può contare, il groppone dallo stomaco vogliamo togliercelo. Evidentemente, che è venuto a Roma alla ricerca di uno sparring partner è approdato sulla sponda sbagliata del Tevere e poco ci è mancato che ci rimettesse la faccia. Sciagurata distrazione…

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10 commenti su “Dammi solo un minuto, un attimo ancora…”

  1. Sono arbitro di calcio a 11, e vi posso assicurare che QUESTA REGOLA NON è SCRITTA NEL REGOLAMENTO!!! E’ solo un invenzione di Zampa, non scrivete cavolate per favore… il recupero è a discrezione dell’arbitro, punto e basta.

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    • Io non sono un arbitro e dunque, per un fatto di correttezza nei confronti degli utenti e convinto delle mie affermazioni ho consultato il parere di alcuni arbitri federali in ordine alla questione e riporto testualmente le loro opinioni: “stando al Regolamento ed alle disposizioni che vengono di norma impartite dagli Organi Tecnici, il recupero deve essere accordato al termine di ogni periodo di gioco, considerando (salvo se superiore) 30” per ogni sostituzione (o “gruppo” di sostituzioni) effettuata, 1′ per ogni intervento del massaggiatore sul terreno di gioco, più il tempo effettivamente perso per tutte le altre cause (condotta ostruzionistica, etc.).
      Tuttavia, sta all’intelligenza dell’arbitro individuare l’opportunità di applicare “rigidamente” il conteggio sopra indicato, ovvero se essere un po più “elastico” in funzione non solo (o non tanto) del risultato, quanto dello spirito “agonistico” espresso dalle squadre sul terreno di gioco. E’ peraltro compito dell’Osservatore quello di rilevare la capacità dell’arbitro di interpretare in modo adeguato anche le situazioni sopra menzionate… Non siamo tenuti a comunicare ai calciatori nè ai dirigenti l’eventuale recupero sul recupero. Tuttavia, se decidiamo di dare altro recupero va segnalato seguendo la stessa procedura con cui si segnala al quarto uomo il recupero iniziale…”. Evidentemente, al di là del dato testuale della regola esistono delle direttive volte ad uniformare la condotta degli arbitri riducendo al minimo la componente di discrezionalità. Non mi risulta che le direttive le detti Carlo Zampa…

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      • Assolutamente, sul regolamento non c’è scritto nulla sull’entità prestabilita del recupero. L’arbritro, in caso di sostituzioni e infortuni, è obbligato a DARE il recupero, la cui durata è però a SUA discrezione. Il mio organo tecnico (Roma 2, non l’ultimo arrivato) ha sempre confermato tutto ciò. Al malcostume delle sostituzioni all’ultimo si può rimediare facilmente: si prolunga il recupero di quanto ALL’ARBITRO pare opportuno.

        P.S.: ho citato zampa perchè mi ricordo che ance lui sotiene questa presunta regola nelle sue telecronache.

      • Concordo sul fatto che il regolamento non specifica i tempi di recupero, così come probabilmente in preda al fastidio per quanto accaduto nell’ultima amichevole sarò stato poco preciso nella stesura del concetto, ma tu meglio di me sai che la discrezionalità dell’arbitro è mediata attraverso delle direttive che indirizzano determinate decisioni. Anche la volontarietà del fallo di mano, per esempio, è rimessa alla discrezione dell’arbitro, tuttavia si parla di distanza dal pallone, di braccia larghe, di volume della figura, di braccio che va verso il pallone e di pallone che va verso il braccio. Tornando allo specifico è chiaro che nel momento in cui l’arbitro è obbligato a recuperare rispetto ad ipotesi tipiche di gioco, quali la sostituzione di un giocatore, la discrezione resta circoscritta alla durata del recupero. Ma come fai a stabilire quanto dura effettivamente una sostituzione? Ecco che si adottano delle direttive che uniformano i comportamenti arbitrali. Poi ogni norma è fatta per raggiungere uno scopo e nel caso specifico si intende ridurre al minimo le perdite di tempo e dare certezze sulla durata dell’incontro. Nessun arbitro può discrezionalmente prolungare la partita a proprio piacimento e senza motivo, al solo fine di favorire una delle squadre. Questo ho detto e questo ribadisco. In altri campionati, condotte arbitrali di questo tipo sono state severamente sanzionate. Poi è chiaro, in un’amichevole è tutto relativo. Basti pensare che erano ammesse sei sostituzioni per parte, quindi figurati. Ad ogni modo, mi scuso per qualche eventuale inesattezza o ambiguità, ma per uno che si offre al servizio per puro amore della Nostra Roma sentirsi dare del disinformato è quanto meno ingeneroso.

      • Ma si figuri se volevo darle del disinformato… sicuramente avrà avuto le sue fonti, che però sono inesatte… è ovvio che ognuno adotta dei sistemi per determinare il recupero, però non è una regola. Il recupero può essere cmq prolungato per ragioni di perdita di tempo all’interno di esso, anche se non è questo il caso, perchè il gioco non è stato fermo per i 3 min. che giustificherebbero il prolungamento. Sta di fatto che apprezzo moltissimo il vostro lavoro, saluti, Alessandro

  2. E per inciso…la regola dei 30 secondi per le sostituzioni e dei 60 secondi per ogni ingresso della barella non è assolutamente prevista da “un regolamento ben preciso”; si tratta di una convenzione, una prassi molto indicativa ed assolutamente discrezionale, alla quale gli arbitri spesso (ma non sempre) si uniformano…ma di certo non è scritta da nessuna parte.

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  3. Premesso che l’arbitro è stato scandaloso…mi domando però quando la finiranno certi giornalisti e tifosi di chiacchierare senza documentarsi…
    Al Sig. Monaco consiglierei di leggere il regolamento del gioco del calcio, che evidentemente ha appreso dalla televisione…regola 8 “La durata del recupero per interruzioni di giuoco è a discrezione dell’arbitro”…magari un po’ più di informazione corretta potrebbe aiutare a stemperare gli animi, soprattutto quando in palio ci saranno i 3 punti e le partite saranno quelle che contano.

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    • Allora… Potrebbe essere corretto il discorso in ordine ad una scelta convenzionale per quanto riguarda i trenta e sessanta secodni. Vogliamo parlare di come le convenzioni e gli usi diventano regola? Lasciamo perdere. Qualche anno fa i vertici del calcio internazionale decisero che bisognava mirare a raggiungere almeno un’ora di gioco effettivo, tenendo presente che una stima fatta all’epoca aveva attestato che in ogni partita non si giocava più di 40 minuti. Per fare questo si stabilì che per ogni sostituzione l’arbitro avrebbe recuperato trenta secondi e sessanta per ogni ingresso della barella. Questo anche per combattere il mal costume di fare sostituzioni a pochi istanti dalla fine della gara al solo scopo di perdere tempo. Inoltre, occorreva dare certezza alla durata della partita per cui si decise che l’arbitro avrebbe discrezionalmente detrerminato il recupero, ma poi ne avrebbe dato comunicazione al quarto uomo il quale lo avrebbe visualizzato sulla lavagna. Ogni ulteriore incremento del recupero andava a sua volta pubblicizzato. Secondo la regola 7 e non 8: ciascun periodo deve essere prolungato per recuperare tutto il tempo perduto per:
      • le sostituzioni
      • l’accertamento degli infortuni dei calciatori
      • il trasporto dei calciatori infortunati fuori dal terreno di giuoco
      • le manovre tendenti a perdere deliberatamente tempo
      • ogni altra causa.
      Non vedo dove sia l’inesattezza nel momento in cui scrivo: il recupero è calcolato sulla scorta di un regolamento ben preciso, in base al quale l’extra time è incrementato di trenta secondi per ogni sostituzione e di sessanta per ogni ingresso in campo della barella, salvo le varie e le eventuali.
      P.S. Non sono un giornalista…

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  4. un altro titolo originale per l’accoppiata calcio/musica dopo ‘il bandito e il campione’ di de gregori..bravo gerardo..slim73

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