«Vinceremo, vinceremo, vinceremo il tricolor» urlano i 35 mila dell’Olimpico. La penultima giornata di campionato è finita da poco e forse nemmeno loro credevano di ritrovare a questo punto la Roma a un solo punto dall’Inter. E non è poco, se si considera che alla vigilia il 16esimo tricolore dell’Inter sembrava scontato, così come il successo sul Siena. Spalletti non dava ai giallorossi più dell’1% di possibilità di vincere lo scudetto, ora dovrà rivedere le percentuali. Perché Kharja, suo allievo alla Roma, ha inchiodato la capolista sul 2-2, rinviato la sua festa scudetto e dato il via a quella dell’Olimpico, teatro di due partite. Quella reale, che la Roma ha vinto 2-1 ai danni dell’Atalanta e l’altra, quella di San Siro, più virtuale, invisibile (a parte per i tifosi dotati di videofonino), si poteva solo ascoltare con la radiolina o attraverso il telefonino.
Così ha fatto Rosella Sensi, estrema sintesi dell’altalena di emozioni che tutti i tifosi della Roma hanno vissuto in questo 11 maggio. Gelo dopo il gol di Vieira, felicità per il vantaggio di Panucci, esultanza per il pari di Maccarone, delusione per il 2-1 di Balotelli, di nuovo felicità per lo splendido 2-0 di De Rossi e poi incredulità mista a irrefrenabile gioia all’annuncio del 2-2 di Kharja e a quello del rigore sbagliato da Materazzi. Il gol della bandiera di Bellini è passato pressoché inosservato, al pari degli infortuni di Perrotta e Mexes.
Coppola, portiere dell’Atalanta, non avrebbe scampo al 14′ ma Vucinic lo grazia, meno generoso invece Panucci, che al 23′ anticipa Talamonti e di testa rimedia al grave errore del montenegrino. Proprio una bella punizione dell’attaccante giallorosso (respinta da Coppola al 25′) è l’ultimo tiro in porta della Roma nel primo tempo. Perché il momentaneo pareggio del Siena sull’Inter, che fa esplodere l’Olimpico e ridere Rosella Sensi, sembra invitare l’Atalanta ad emulare i toscani. Così Belleri centra la traversa (34′) e Floccari manda fuori di poco in diagonale al 35′. Il nuovo vantaggio dell’Inter in chiusura di tempo smorza l’entusiasmo dei 35 mila. A riaccenderlo, dopo l’1-1 sfiorato da Doni a inizio ripresa, ci pensa un ex romanista, Houssein Kharja, che firma al 24′ il nuovo pareggio del Siena tenendo fede alla promessa fatta al suo amico, Daniele De Rossi. Proprio De Rossi aveva blindato la vittoria romanista 2′ prima con una formidabile punizione sotto l’incrocio dei pali. Bellini accorcia le distanze al 43′, comincia il lungo recupero, l’Olimpico fischia per ricacciare la paura di un altro 2-2 prima di liberare il boato per il finale di San Siro.
«Sìììì», urla la Sensi stringendo i pugni, mentre Francesco Totti a bordo campo alza suo figlio Cristian quasi fosse un trofeo. Arriva pure il triplice fischio di Banti e comincia la festa. Comunque vada sarà un successo anche se il popolo giallorosso domenica non potrà andare a Catania per decisione (da tempo) dell’Osservatorio del Viminale.
ROMA (4-2-3-1): Doni, Cicinho, Mexes (4′ st Antunes), Panucci, Tonetto; De Rossi, Pizarro; Mancini, Aquilani, Perrotta (32′ pt Cassetti); Vucinic (35′ st Brighi). A disp.: Curci, Unal, Giuly, Esposito. All.: Spalletti
ATALANTA (4-4-1-1): Coppola, Belleri, Talamonti, Pellegrino, Bellini; De Ascentis, Padoin (10′ st Rivalta), Ferreira Pinto, Muslimovic (6′ st Paolucci); Doni; Floccari (27′ st Inzaghi). A disp. Ivan, Fissore, Radovanovic, Bonaventura, . All.: Del Neri
MARCATORI: 23′ pt Panucci, 23′ st De Rossi, 43′ st Bellini
ARBITRO: Banti di Livorno (Giordano, D’Agostini)
NOTE: Ammoniti: Talamonti, Pellegrino, De Ascentis, Bellini. Recupero: 1′ pt, 5′ st