Mi amareggia leggere che un presidente di serie A, fino al 16 maggio, poi mestamente tornato nella serie cadetta, ritiene che un calciatore discreto, per carità non me ne voglia il croato Dario Knezevic, non possa rientrare nei quadri economici di una società come la as Roma che addirittura è arrivata a giocarsi lo scudetto fino alla fine nello scorso campionato. Non riesco ad immaginare in quale sconforto finanziario si trovi catapultata la nostra cara Roma perchè dalle parole del presidente Spinelli si evince una sorta di restrizione nei confronti di qualsiasi operazioni di mercato. Io non credo minimamente che la Roma non possa permettersi Dario Knezevic! E lo ribadisco: non credo che i giallorossi non possano permettersi di acquistare il cartellino di Knezevic. Il discorso credo abbia bisogno intanto di un paio di chiarimenti: il calciatore reduce da infortuni vari e da stagioni deludenti non può avere un prezzo di mercato alto come ritiene il presidente del Livorno. La Roma e il ds giallorosso Pradè in particolare, hanno necessariamente chiesto in prestito Knezevic, se poi Spinelli lo vuole vendere definitivamente che lo faccia ma questo è totalmente un altro tipo di discorso. Con tutto il rispetto del mondo per Knezevic ma in rosa la Roma ha ad oggi gente superiore e certamente non sarà mai un presidente di turno a rilasciare dichiarazioni che mettono in cattivissima luce la dirigenza della as Roma e soprattutto una parte importante della nostra storia. La Roma sarà impegnata su altre faccende ma uscire fuori dal seminato e rilasciate un certo tipo di dichiarazione mi sembra alquanto scomodo e scortese. La dirigenza giallorossa dovrà rispondere a modo al presidente del Livorno che secondo il mio modesto parere ha esagerato nella disamina in un contesto che non richiedeva tutto questo. “Knezevic non è andato alla Roma perchè lo volevano in prestito”. Bastava una frase del genere senza tirare in ballo bilanci di ricchezza o questioni inerenti alla proprietà. Un dubbio però alla fine mi sorge ma siamo veramente così poveri?