Rassegna Stampa – Il Romanista – C’È un filo rosso che unisce una calda mattinata di dieci anni fa, era il 9 giugno del 2000, e il pomeriggio di ieri allo stadio Flaminio. Allora si presentava Gabriel Omar Batistuta e all’Olimpico c’erano quasi ventimila persone, ieri è arrivato l’Imperatore Adriano. Di tifosi ce n’erano indubbiamente di meno, alcuni dicono cinquemila ma secondo i più ottimisti quasi il doppio, ed è proprio quello il punto di contatto tra i due eventi: è l’amore del popolo romanista, che anche ieri ha risposto “presente”. Quella di ieri è stata una vera e propria dichiarazione d’amore da parte dei tifosi giallorossi, che non vedevano l’ora di conoscere il loro nuovo idolo. Adriano non si è negato, ha fatto il suo dovere con un “Daje Roma daje” e con la promessa “sicuramente vinciamo” fa esplodere di gioia la curva Sud del Flaminio.
“Voglia di stringersi un po’…” non poteva mancare nel repertorio della curva, che continua a contestare la Tessera del Tifoso con uno striscione in bella evidenza, così come i cori contro l’Inter, nemica ormai storica e vecchia squadra dell’Imperatore. Qualcuno, più di uno in realtà, scavalca e scende in campo per vedere da vicino il brasiliano: con un po’ di fatica gli steward riescono a contenere gli invasori. Adriano calcia palloni verso la gente, alcuni non vanno a bersaglio ma in un giorno così va bene anche un piccolo passaggio a vuoto, poi gonfia la rete e arriva un nuovo boato. Ormai è Adriano-mania.
Fuori dallo stadio le maglie celebrative “Ave Adriano, Roma ti saluta”. Lui si fa fotografare al centro del campo con una sciarpa che è tutta un programma: “Mo’ te gonfio” c’è scritto sopra. Una “minaccia” per gli avversari, che fa già sognare i tifosi romanisti. Che intanto un coro glielo hanno già dedicato: «Che confusione sarà perchè tifiamo un giocatore che tira bombe a mano..Alzati in piedi per questo brasiliano….Batti le mani in campo c’è Adriano», le parole. Per la musica bisognerà aspettare la prossima occasione, magari già dal ritiro di Riscone di Brunico.