Il “tesoro” Julio Baptista

Rassegna Stampa – Il Romanista – Julio Baptista, più che una “bestia”, un tesoro. Quello che potrebbe entrare nelle casse della Roma se, come sembra, il brasiliano verrà ceduto nel corso di questo mercato. Il suo valore? Intorno ai 6 milioni di euro, forse 7, o magari anche di più. Dipende da quello che farà in questo mondiale. E per la Roma è già stata una bella notizia la convocazione da parte di Dunga che lo ha inserito nella lista dei 23 per il Sudafrica. Basteranno qualche spezzone di partita, qualche buona giocata, magari pure un gol, per far schizzare verso l’alto la sua valutazione. Di certo non deve succedere quello che è accaduto ieri nell’ultima amichevole del Brasile prima dell’esordio contro la Corea.

Nel test giocato e vinto agevolmente 5-1 contro la Tanzania,l’attaccante giallorosso non ha infatti giocato neppure un minuto. Magari Julio si rifarà già martedì prossimo, quando si farà sul serio e in palio ci saranno i tre punti. Ma dopo il Mondiale quale sarà la destinazione di Baptista? A quanto pare non il Genoa, che in un primo momento sembrava interessato. E invece ieri il presidente rossoblu Preziosi ha detto che non è un obiettivo del grifone. In ogni caso gli acquirenti non dovrebbero mancare. In fin dei conti, Baptista non sarà tornato la “bestia di Siviglia”, come si augurava Ranieri, ma è comunque un giocatore che ha tolto il posto in nazionale a Ronaldinho e che ha giocato nelle squadre più forti d’Europa.

Uno che ha pagato il fatto di non avere un ruolo ben chiaro, pur essendo in possesso di doti tecniche, fisiche e di un buon carattere. Per i primi due deve ringraziare la natura anche se al momento della nascita nessuno avrebbe pensato che quello scricciolo potesse arrivare ad avere il fisico statuario di oggi: «Pesavo solo 2 chili e 100 grammi – ha raccontato alla tv brasiliana -. Ogni tanto con mia mamma ricordiamo quando inciampai e caddi dentro una scatola da scarpe». Era minuscolo Julio, ma è cresciuto velocemente. Al suo fianco c’erano sempre i nonni(«Mi hanno dato tutto e non mi hanno fatto mancare nulla»), tanti cugini e la mamma, Donna Vilma. Alla quale Julio è legatissimo: «È il fondamento, il centro della mia vita. E’ riuscita a darmi l’educazione. Ciò che ho oggi lo devo a lei. Ogni volta che posso ricambiare, lo faccio». Un ragazzo legato alla famiglia e appassionato di musica («ma è una cosa tutta sua – ha rivelato la zia Nair -. Nessuno in famiglia ha una particolare predilezione»). Un ragazzo sempre allegro, sorridente. E ai suoi denti ci tiene tanto: «Bisogna starci attenti – spiega lui -. Ogni due mesi vado dal dentista per vedere se la situazione sta cambiando. Il sorriso è la cosa più importante».

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6 commenti su “Il “tesoro” Julio Baptista”

  1. Diciamo pure che ha giocato poco e piuttosto che i nomi che si sentono in giro, allora mi tengo lui. Non vorrei pentirmene poi.

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  2. certo pure lui nn è stato mai chiaro sul ruolo in cui voleva giocare….lo doveva dire chiaramente così uno se basava su quello…

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  3. Mi dispiace un pochetto, perchè è proprio un bravissimo ragazzo, ma in 2 anni non ha combinato niente, o quasi…7M sono un pò pochi, però se ce la fanno questa offerta accettiamo !!!

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  4. questo me fa salì na rabbia ogni volta che lo vedo/leggo/sento… li mortacci sua e dei suoi denti… ma che cazzo te ridi!?!?!?!?!?!?!

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