Unicredit-Italpetroli: «Non c’è alcuna ipotesi di accordo»

«Non c’è alcuna ipotesi di accordo». È quanto è stato riferito da un portavoce di Unicredit in merito alle trattative con Italpetroli per il rientro del debito da parte della holding romana nei confronti della Banca di piazza Cordusio.

Fonte: Ansa

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31 commenti su “Unicredit-Italpetroli: «Non c’è alcuna ipotesi di accordo»”

  1. Quinto, non puoi chiedermi di nn criticarla…..se fosse stata il presidente di un’ altra squadra, credo che da mo l’ avrebbero fatta fallire….

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  2. Froma la devi smettere di farci preoccupare tutti…..dove cavolo sei finita? Tacci tue  (Quota Commento)

    Come ho spiegato a Rock…in ufficio nn posso più, perchè ci hanno beccati io su questo sito e gli alri su altri siti personali ed ora siamo sotto controllo….lavoro dalle 8 alle 18 e quando torno a casa, sono stanchissima….poi mia madre è a Milano da pasqua ed io mi devo occupare di tutto…fortunatamente giovedi ritorna….Mi spaice di avervi fatto preoccupare…..

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  3. Ciao a tutti, come state?
    Ci mancava solo che Unicredit si comprasse la Roma…..ma la cosa più bella è stata quando l’ amata Rosella ha detto che Italpetroli è sana…..Vi prego rinchiudetela…..non è mai troppo tardi

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  4. L’unica realta’ e’ che Lei e’ il Presidente e voi n’siete n’……  

    disgraziato!!!!! 😆 😆 😆 😆 😆 😆

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  5. ormai non si aspettano più il sole e 30 gradi per vedere l’inizio dell’ estate, ma si aspetta che si cominci a parlare di Italpetroli, banche e così via.c’è una cosa che mi fa pensare in questo periodo:perchè le operazioni dell’anno scorso Burdisso prima e Toni poi non sono state fatte col diritto ri riscatto? perchè non credevano nei giocatori, per incompetenza o perchè si voleva lasciare la società con i conti in regola in vista di un cambio di proprietà?

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  6. speriamo che sta situazione vada a finire bene per noi…cmq speriamo che chi subentri nn ci faccia fare una brutta fine…(serie il giocattolo nn mi piace più via lo butto) ❗ ❗ ❗

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  7. Chi ci capisce più niente, ma possibile… non chiediamo tento, solo un po’ di chiarezza!
    Leggo su Romanews “Quest’oggi la procura ha emesso un comunicato in cui si afferma che gli episodi di cui è accusato l’Imperatore “Sono gravissimi e ci sono forti indizi che lui stesso abbia consegnato denaro al narcoboss Fabiano Atanasio».
    Qua ci vorrebbe qualche palla supplementare da toccare…

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  8. sono preoccupato. I Sensi non sono molto ricchi ma sono dei tifosi che gestiscono la squadra.
    Inoltre adesso è tempo di crisi, e ci saranno ben poche persone disposte a comprare.
    Certo che avrebbero dovuto accettare le proposte dei russi o di Soros, ma adesso chi si farà più avanti di veramente credibile? Angelini?
    Mah!

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  9. x me un accordo a breve non ci sarà…è due anni che finito il campionato si parla di cessioni societarie ma non succede mai…ricordiamo che la roma è una delle poche società in serie a che chiude sempre in attivo…quindi la nostra amica ci GUADAGNA con la nostra squadra…mettici la vendita di tutti gli asset…e il debito arriva ad essere sui 100/200 mil…debito che non porterebbe al fallimento….anche xchè se non fosse cosi non capisco tutto questo movimento sul calciomercato…cosa che non si vedeva da anni…prendere andriano a parametro 0 non è lo stesso che prendere torres avendo i soldi….
    la roma rimarrà della famiglia sensi…chissà x quanto ancora…..

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  10. Non capisco questa critica ad Angelini, perche’ dovrebbe pagare la societa’ per i debiti che ha (400mln) e non per il valore effettivo (195 mln)??? lasciamo perdere i capitali esteri ci vuole un presidente “tifoso”

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  11. cmq la strada della cessione degli asset alla banca, compresa la roma, nn è molto percorribile visto che unicredit sarebbe tenuta a lanciare l’opa sul 33% della roma sborsando altri soldi e soprattutto la banca come gestirebbe la squadra in attesa di un compratore? quindi temo che una soluzione a breve nn ci sarà anche se prima o poi…

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  12. presidentessa per poco perchè prima o poi deve mollare , e nn capisco gli articoli che parlano di scudetto quando nn si sa nemmeno chi prenderà la roma fra un mese

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  13. E non credo ci debba essere soluzione sull’accordo, la sensi deve pagare il debito… ci mancherebbe.
    Ho sentito che venderebbero l’asset a Unicredit e altri della famiglia.
    Per poi metterla all’asta come asset unico… e che Angelini è in pole, beh se dobbiamo esser ceduti su ast ad Angelini che è rimasto nasconsto fino ad ora solo per abbassare il prezzo, allora preferisco di gran lunga un capitale estero.

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  14. Attaccata alla poltroncina come una piovra. Cosa sarebbe la Sensi senza la Roma? Nulla! Hanno dilapidato un patrimonio con investimenti sbagliati, i soldi investiti per comprare giocatori di livello per vincere lo scudetto altrochè se sono rientrati! Non possiamo assolutamente finanziare una famiglia intera fatta di sorelle madre zia marito amici di famiglia per favore!!!! Si credesse di essere la Regina Elisabetta di Windsor……….qualcuno glielo ricordi per favore

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  15. Rock60 Ti Quoto, incrociamo le dita! ❗

    Comunque aggiungendo un’ultima cosa, la Sensi dice che non è in banca rotta, io dico se noi gente comune aveva un debito di 50 mila euro, a noi ci avrebbero tolto anche le mutande!
    Quindi 400 milioni NON risanabili sono + di una banca rotta, ma speriamo che la Sensi prenda coscienza che se la Banca Unicredit dichiarasse Banca Rotta Fraudolenta, la Roma si ritroverebbe come il Treviso (si rinizia dagli Allievi Provinciali), quindi Rosella Sensi, vendi a qualche Riccone che compra giocatori e fa diventare la Roma come il Barcellona…oppure che rimanga solida, con progetto stadio e potenzaimento squadra!

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  16. la banca non prende una posizione netta perche se manda il fallimento la roma i 400 milioni di debiti non li prende, quindi preferisce rimanere cosi almeno puo prendersi tutta la roma e tutti gli asset della sensi. oppure guadagna sugli interessi che aumentano anno x anno non so stupidi quelli delle banche ragazzi.

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  17. (La Repubblica) Alla fine si troverà un accordo, l´As Roma finirà nelle mani di Unicredit che nel giro di pochi giorni la venderà al migliore offerente (in pole position c´è l´imprenditore romano, Francesco Angelini, mister Tachipirina, magari aiutato da qualche fondo), e alla famiglia Sensi rimarrà lo “spicciolo” di qualche immobile, macerie di quell´imperio del petrolio costruito dal capostipite Franco.

    Alla fine andrà così. È inevitabile. Tutto sta a capire attraverso quale percorso si arriverà a questo esito, in quanto tempo e, soprattutto, se abbastanza presto per poter pensare di fare una campagna acquisti sensata per la prossima stagione. Nell´incontro avvenuto ieri nello studio del presidente del collegio arbitrale Cesare Ruperto, le parti si sono dette disposte a raggiungere un accordo. Accordo che dovrebbe essere ratificato nella prossima udienza, il 23 giugno. Su quali basi si possa trattare non è chiaro. Ma da questo punto di vista la situazione in cui versa Italpetroli lascia pensare che i Sensi non abbiano molte carte da giocare: entro il prossimo 30 giugno va chiuso il bilancio della società di famiglia (controllante l´As Roma) e molte indiscrezioni uscite in questi giorni lasciano pensare che la continuità aziendale sia in dubbio, insomma che la Italpetroli (società tecnicamente fallita da anni, secondo molti osservatori) rischi effettivamente il crac.

    Unicredit potrebbe così chiudere la partita entro il 23 giugno offrendo alla famiglia Sensi la possibilità di estinguere il debito con la cessione alla banca di tutti gli asset (As Roma in testa) e di parte del patrimonio immobiliare.

    La soluzione, ovviamente, non incontra l´entusiasmo di Rosella Sensi che tuttavia non ha molta scelta. L´alternativa all´accordo sarebbe un arbitrato lungo, penoso e dall´esito incerto, un periodo infernale da vivere con la scure del fallimento sulla testa e con la protesta dei tifosi fuori dalla porta di casa. La Sensi, inoltre, ha ormai esaurito anche buona parte dello spazio di manovra politica che la particolare natura di una azienda strategica e sensibile come la Roma le ha sempre offerto.

    E il tempo che le resta per salvare la situazione è ormai prossimo allo scadere. Una vola entrata in possesso della Roma, Unicredit avrebbe intenzione di venderla il prima possibile al miglior prezzo possibile. Al vaglio ci sarebbero già un paio di soluzioni, tra queste appunto quella di Angelini. La banca comunque non uscirebbe del tutto dalla proprietà ma rimarrebbe socia di minoranza con una piccola quota.

    Forse ci siamo, meglio incrociare le dita. 😉

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  18. Unicredit è la vera piaga della Roma, ma dico io, vi pare seria una Banca che per secoli non chiede alcun risarcimento del debito di Italpetroli????
    Una possibilità è quella che se la Sensi non riesce a pagare il debito, allora la Banca aumenta gli interessi. Ma dico, ma la Banca non si accorge che è meglio prendere una posizione netta? Cioè è come un cane che si morde la coda! Se la Sensi può risanare il debito vendendo Roma e Italpetroli, allora tocca fissare una data, tipo entro fine Agosto 2010, e dire alla Sensi di accettare un acquirente che compri la Roma. E’ inutile aumentare gli interessi, perchè tanto se non si possono pagare manco 10 milioni di euro, figuriamoci 400! So anni che va avanti sta storia…ma Unicredit ha fatto solo chiacchiere! Due anni fa Unicredit impose a Rosella Sensi di pagare 115 milioni di euro (come li paga?) poi ha fissato per il 30 giugno 2011, se non sbaglio, un altro pacco di soldi (come li paga?)…Quindi è inutile, non se scappa da sta situazione, se si vuole cambiare per risolvere i problemi, SI CAMBIA! Angelini è quello più riccone tra gli Italiani Romanisti, quindi…..poi tocca a lui a metterceli sti soldi…se è tifoso della Roma………..E’ Ovvio e Logico, se Unicredit non se muove e mette delle date fisse, senza ricambiarle, la banca può dire il giorno ultimo per poter vendere la Roma. Ma non lo ha mai fatto realmente, e la Sensi giustamente, non essendo costretta a vendere la Roma, non era neccessitata a venderla (anche se vendendola a qualche imprenditore con i soldi, la Sensi avrebbe fatto il bene della Roma, ma cosi non è stato). Ora ricomincia la Storia, ma questa volta deve chiudersi un capitolo e aprirne uno nuovo: PRESIDENTE CON I SOLDI CHE COMPRA BUONI GIOCATORI E NON VENDE I FORTI, PROGETTO STADIO SERIO, NON COME QUELLO DELLA SENSI (il motivo è perchè la Sensi lo sa che non può fare uno stadio di calcio senza soldi), E TANTO ALTRO PER IL BENE DELL’A.S.ROMA E DEI SUOI TIFOSI.
    Il presidente Viola riusci ad andare in finale di Chamions, ma avevamo Bruno Conti, Falcao (paragonato a Fabregas), Pruzzo (paragonato a Drogba), purtroppo non vincemmo, ma se si vuole vince la Champions tocca Comprare giocatori seri e forti, altro che Guberti a 0 Baptista 12 Milioni, qua tocca prende Villa, Torres altro che…sennò la Champions solo nei sogni, quindi, Vendere la Società!
    I RUSSI E SOROS ($ORO$) AVEVANO MOLTI SOLDI E I LORO PROGETTI ERANO DA CAPOGIRO TORRES, E ALTRI…LA ROMA DISSE NO. ORA TOCCA ALLA SENSI ANDARE DIETRO A QUALCHE RUSSO, QUALCHE AMERICANO CON I TRILIARDI E FARE IL BENE DELLA ROMA, CON LE CHIACCHIERE IL BENE DELLA ROMA NON SI FA, SI FA CON I FATTI, PER CIO’ SE CARA ROSELLA SENSI CHE TUTTI NOI ABBIAMO APPREZZATO FRANCO SENSI E ANCHE TE, ANCHE SE C’ERANO MOMENTI DI CRITICHE, SE DICI DI VOLER FARE IL BENE DELLA ROMA, CHIAMA SOROS, ANGELINI, I RUSSI O ANCHE QUALCHE ARABO SCEICCO, ALLORA, SOLO ALLORA I TIFOSI DIRANNO CHE LA SENSI HA FATTO IL BENE DELLA ROMA, ALTRIMENTI ROSELLA SENSI NON FARAI IL BENE DELLA ROMA, PERCHE’ COSI RIMANIAMO SOLAMENTE CHE IN CRISI.

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  19. ma infatti sono tutte illazioni, supposizioni, teorie e cose varie..è inutile ricominciare a discutere su qualcosa di cui nn conosceremo mai tutta la verità…

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  20. VOGLIAMO PETROLIERI COI SOLDI NON CON LE PEZZE AL CULO,UNA ROMA KE COMANDA COME QUELLA DI GIULIO CESARE.ROSELLA VENDI.GRAZIE DI TUTTO MA VENDI ADESSO BASTA.

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