Ha scelto la Roma per due ragioni: la prima nasce dall’ambizione di lottare per lo scudetto e di scoprire il fascino della Champions League, dopo aver conosciuto in Brasile le emozioni della Coppa Libertadores con il San Paolo. Il secondo motivo è legato a una certezza: Fabio Simplicio ha capito che nella Roma troverà una squadra brasiliana. Julio Sergio in porta, Juan al centro della difesa. E poi Taddei sulla fascia e Adriano in attacco. Senza dimenticare Julio Baptista, con il quale aveva cominciato la carriera nel San Paolo.
Fabio Simplicio ha firmato un contratto per tre stagioni.
Arriva con la maturità giusta, trent’anni, e con un biglietto da visita di tutto rispetto: è uno dei centrocampisti che vanno a segno con più frequenza nel campionato italiano. Ha realizzato trentacinque reti in sei stagioni, giocando due anni nel Parma e quattro nel Palermo. «E’ un giocatore di grande valore, perché unisce la quantità alla qualità», ha raccontato ieri Cesare Bovo, ex giallorosso, compagno di Fabio Simplicio in Emilia e in Sicilia.
Regista o trequartista: ha l’esperienza e le capacità per adattarsi a diverse soluzioni tattiche. Può agire davanti alla difesa, dedicandosi alla costruzione della manovra, come faceva nel San Paolo di Kakà e nella fase iniziale della sua avventura a Parma. Ma può muoversi anche alle spalle degli attaccanti, sfruttando la sua abilità negli inserimenti.
In Italia l’aveva portato Arrigo Sacchi, dopo un viaggio in Brasile: l’ex ct dell’Italia, all’epoca direttore tecnico del Parma, lo prese a parametro zero. Pronto a scommettere su quella intuizione: forte l’idea di aver scoperto un centrocampista completo.
Da: Corsport
beh ragazzi ci penserà ranieri a trovargli una posizione e poi spero che lo abbiamo preso come rincalzio io non come titolare.
PS esposito quando lo abbiamo preso noi ricordatevi che si era rotto i legamenti 6 mesi prima quindi non ha avuto mai modo di mettersi in mostra, e poi se non sbaglio avevamo mancini e teddei che giravano bene in quel periodo
su questo siamo d’accordo Esposito non è un giocatore da Roma…forse nemmeno da serie A, magari anche a causa dell’infortunio dal quale non si è mai ripreso completamente…Simplicio è un buon giocatore, giocherà da trequartista magari alternandosi con Menez…gli impegni sono tanti e almeno due buoni giocatori per ruolo servono…altrimenti togli un titolare ed entra una pippa….
e poi è vero ke ha segnato 35 gol in 4 stagioni ma noi siamo riusciti a rovinare Esposito ke 2 stagioni prima d venire da noi aveva fatto 16 gol e nn è neanke una punta vera
”Può agire davanti alla difesa, dedicandosi alla costruzione della manovra, come faceva nel San Paolo di Kakà e nella fase iniziale della sua avventura a Parma.”
il fatto ke abbia giokato in quel ruolo nn vuol dire ke lo sappia fare se leggete qst intervista archiviostorico.gazzetta.it/2008/ottobre/02/Simplicio_Ora_sento_libero__ga_10_081002037.shtml lui dice ke è tornato a giokare bn da qnd fa il trequartista e ke qnd era mediano è finito in tribuna
se lo mettiamo trequartista farà stragi ma penalizzerà Menez ke nn crescerà mai e se lo metti mediano fa skifo quindi : MA KE KAZZO L’HAI PRESO A FARE???
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