De Rossi l’intoccabile

Rassegna Stampa  – Il Romanista – Non capisco proprio di che cosa stanno parlando nel paese della sangrilla. Forse perché non ne ho bevuta così tanta come sembra abbiano fatto i miei colleghi spagnoli. De Rossi in cambio di 50 o 60 milioni di euro? Certo l’offerta ci onora, se proveniente da un club come il Real Madrid. Che, ricordo solo per inciso, abbiamo strapazzato a casa sua, come d’altronde abbiamo fatto diverse volte nella nostra vita con l’Internazionale dai panettoni facili. Ma è che se a parlarne è Mourinho, o qualche cronista sportivo o procuratore, che preferiamo rispondere come ha fatto il Presidente della Roma, Rosella Sensi: «La sola domanda ci offende: De Rossi è incedibile». A me, molto meno elegantemente e molto più romanamente, viene da rispondere a Mou «So’ io che me te compro, bello!». Ovviamente non sarei mai in grado di farlo nel senso strettamente finanziario dell’operazione, ma nel senso virtuale della domanda e dell’offerta sì, non sono secondo a nessuno. E’ finito il tempo in cui vi prendevate i nostri Sormani, Capello, Ancelotti, e ci costruivate, con una punta e un portiere, una squadra da scudetto. La “rometta” da quando ha cambiato mentalità non abbocca più al canto delle sirene. Abbiamo chiuso con i presidenti che si mettevano i soldi in tasca e sparivano o che con quella vendita sostenevano di aver rimesso in piedi mezza formazione. E abbiamo smesso da tempo, a dire il vero. E da quando le cose sono cambiate – vi infastidisce vero? – vinciamo, e facendo anche un bel calcio. Oggi siamo vincenti. La squadra da battere nel prossimo campionato. E lo saremmo stati anche con la conferma di Mourinho sotto il Duomo. Che siamo avvelenati e non vediamo l’ora d’incontrarlo. Che come tori nell’Arena, tanto per restare a Madrid, non puntiamo al rosso, che ce l’abbiamo noi, ma al nerazzurro! Per cui, visto che stiamo a buon punto (secondi) nella costruzione di un progetto vincente, mi permetto di spingere il carrello del Supermercato madrileno e metterci dentro, solo per consentirvi di sedere a tavola con me, Iker Casillas (che ci serve un vice per Julio Sergio) Sergio Ramos, Xabi Alonso, Kakà (che la pubalgia gliela spiega De Rossi come si cura visto che c’è passato), Benzema e Cristiano Ronaldo. Quanto volete?

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3 commenti su “De Rossi l’intoccabile”

  1. L’offerta per De Rossi non ci onora, ci annoia.
    Con Capello ci sottrassero anche Landini, pazienza, e Spinosi, scusate se è poco… le altre due signore del Nord ci portarono via David e Zaglio, per non parlare di Carletto Galli e Alcide Ghiggia.
    I nostri, sempre saldi di fine stagione non esenti, peraltro, di acuti: Schiaffino, Nordhal, Benetti, Zigoni, una stagione, mi pare, addirittura di John Charles e un ottimo, ma ultracentenario Del Sol… preistoria.
    Rifletto sul carrello della spesa: Casillas è un buon secondo di Artur, non di Julio Sergio, a Sergio Ramos preferisco Cicinho, Motta e Tonetto, senza scomodare gli straordinari Cassetti e Riise, a Xabi Alonso, copia sbiadita, preferisco l’originale sul quale ci stiamo noiosamente intrattenendo, al posto di Kakà e Cristiano Ronaldo abbiamo la coppia delle meraviglie Totti e Menez, quanto a Benzema non vale un’unghia incarnita di Vucinic.
    No, da quel supermercato esco con il carrello vuoto, senza passare dalla cassa e senza far suonare gli allarmi…

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