Destino giallorosso, destino neroazzurro

Rassegna Stampa – La gazzetta dello Sport – E’ il giorno. Ed è un bellissimo giorno per chi salterà con lo scudetto, ma anche per chi ama questo sport, capace di regalarci emozioni fino all’ultimo secondo dell’ultima partita. Ancora poche ore e poi sapremo se farà festa ancora l’Inter, o la Roma. Qualcosa, però, la sappiamo già ed è giusto dirla col senno di prima: Inter e Roma devono essere ringraziate allo stesso modo, perché i meriti degli sconfitti renderanno più grandi i vincitori. Favorita prima di incominciare questo campionato, l’Inter continua a esserlo a 90’ dalla fine. Non soltanto perché la sua forza normale rimane superiore a quella eccezionale della Roma, ma soprattutto perché oggi riparte con 2 punti di vantaggio ed è padrona del suo destino. Senza pensare a un pareggio o a un successo del Chievo, basta un gol, o meglio ancora due come due anni fa a Parma, per avviare la festa dei nerazzurri a Siena.

E siccome questa Inter non ha più lo sguardo triste di Cuper che il 5 maggio di otto anni fa perse contro la Lazio lasciando alla Juve uno scudetto già vinto, e non dipende più soltanto dai piedi zingari di Ibrahimovic, è difficile immaginare che cada sul più bello come un fantino sbalzato all’ultima curva del Palio.
Destino Siena. La forza dei nervi distesi, visto che ormai non ha più nulla da perdere, potrebbe essere l’alleata finale della Roma, capace di dare il meglio di sé quando è stata a lungo dietro e non due giornate davanti. Ma se l’Inter, che ha il miglior attacco del campionato, non sciopera improvvisamente contro il Siena che ha la peggiore difesa, Ranieri dovrà accontentarsi di aver fatto soffrire Mourinho fino all’ultima giornata e con una vittoria potrebbe persino vantarsi di avere fatto più punti di lui, dalla terza giornata in poi. Guarda caso, la cavalcata della nuova Roma di Ranieri è nata proprio a Siena, con la prima rimonta dallo 0-1 al 2-1, spot della successiva ancor più grande rimonta in campionato. Da -14 punti a +1 e adesso -2, i giallorossi in ogni caso usciranno imbattuti, a testa altissima, dal doppio confronto in campionato coi nerazzurri. E non va dimenticato che dopo l’1-1 all’andata a San Siro e il 2-1 al ritorno all’Olimpico, in caso di arrivo delle due squadre alla pari lo scudetto andrebbe a Totti e compagni. Oggi, però, non conviene fare calcoli. Oggi è soltanto una questione di testa, perché a Siena e Verona si gioca una emozionante finale parallela, con gli occhi al campo, le orecchie ai boati o ai gesti che arriveranno dalle tribune e dalle panchine. E allora buon divertimento a tutti, anche se lo scudetto è soltanto uno.

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5 commenti su “Destino giallorosso, destino neroazzurro”

  1. ad essere sinceri il discorso di Corsaro non è sbagliato, da dopo lo Scudetto siamo arrivati secondi 5 volte in 8 anni!!! ovviamente non ho considerato questo campionato che non è ancora finito! forse dopo essere arrivati sempre secondi uno vorrebbe anche vincere, non dico tanto, ma almeno una volta la gioia di arrivare primi vorrei provarla!!

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  2. Per me questa Roma ha fatto già tanto!!Però se ci regala un sogno…   (Quota Commento)

    Senza offesa, non ce l’ho con te, ci mancherebbe altro, ma la Roma rimarrà una squadra mediocre perché ci sono tifosi come te che non hanno ambizioni… voi riuscite a vedere il bicchiere mezzo pieno, io no! Io penso solo che 3 settimane fa eravamo in testa e non potevamo buttare tutto così… intanto gli anni passano e noi non vinciamo mai…!

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  3. purtroppo affinchè il miracolo succeda deve arrivare qualche buona notizia da Siena mentre fino a 3 settimane fa dipendavamo da noi stessi e abbiamo buttato via tutto

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