Rassegna stampa – Il Romanista – Dunque la Roma chiuderà il campionato con Tagliavento, che per lei è un po’ l’arbitro della provvidenza. Con lui non ha mai perso (12 vittorie e 3 pareggi nei 15 precedenti in A), neanche quando le circostanze potevano indurre a credere che lo avrebbe fatto. E parliamo, ad esempio, del recente derby con la Lazio, che al 1’ della ripresa poteva prendere decisamente una brutta piega con il rigore che poi, invece, Julio Sergio parò a Floccari cambiando il corso della partita. Per il ternano quella di Verona sarà la settima direzione di questo campionato con i giallorossi, che nelle precedenti sei hanno vinto a Bergamo, col Parma, a Torino con la Juve, col Palermo e nel derby e pareggiato 0-0 all’Olimpico col Milan.
Nessun altro arbitro ha diretto così tante volte la Roma in questo campionato ed è curioso notare che si tratta anche del fischietto inviso all’Inter, dalla quale fu ripudiato dopo il famoso 0-0 casalingo con la Sampdoria nel corso del quale Mourinho fece il gesto delle manette. E pensare che quella sera Tagliavento non sbagliò nulla. A proposito di Inter va sottolineato il fatto che a Siena sarà diretta da Morganti, con il quale ha vinto 13 partite su 18 perdendo la sfida diretta dell’Olimpico con la Roma dello scorso 27 marzo nonostante l’arbitro avesse convalidato il gol del momentaneo 1-1 segnato in fuorigioco da Milito e non avesse poi dato un rigore alla Roma per un netto fallo su Brighi.
Gli assistenti: Grilli e Rosi Esperti, vengono spesso designati in coppia, ma qualche volta incappano in vere giornatacce. La peggiore di questo campionato capitò a Rosi in Fiorentina-Bari 2-1, nella quale non vide un mani di Meggiorini su cross di Kroldrup da rigore per i viola e poi fece annullare per fuorigioco il possibile 2-1 di Gilardino che, invece, non era affatto in offside. Una situazione, quest’ultima, nella quale Grilli è più attento, ma non eccezionale.
