La coppa dei veleni

Rassegna Stampa – Il Messaggero – Togliamo il veleno, titolava la Gazzetta dello Sport ieri mattina. Giustissimo. Peccato che il quotidiano sportivo milanese si era dimenticato che ieri, nel pomeriggio, Josè Mourinho avrebbe avuto la vetrina nella sala stampa dell’Olimpico. Il portoghese, prima delle gare di campionato, non parla da tempo e forse in via Solferino non avevano messo in preventivo che stavolta, dopo la farsa di domenica sera, si sarebbe ripresentato. Per tirar fuori tutto il veleno che gli era rimasto in corpo nelle ultime settimane. Per provocare gli avversari, per offendere, per umiliare tutti. Per incendiare la finale di questa sera. Sassate alla vetrina, dunque. Mou ne ha dette tante. Troppe. Anche di cattivissimo gusto.

Come quel riferimento ai portieri con la “sindrome di coreica” (in portoghese difetto di coordinazione, comunque malattia che provoca movimenti scomposti), con tanto di gesto con le mani bruttissimo da vedere (se le incrociava meglio, ecco di nuovo le manette…) e soprattutto da chi quei problemi ce li ha davvero e non per scherzo. Non ce li ha Storari, quei problemi, portiere della Sampdoria (romano e tifoso giallorosso), il migliore in campo contro la Roma due domeniche fa, unica sconfitta dei giallorossi nelle ultime otto partite. Claudio Ranieri, il settantenne come lo etichettò il portoghese l’anno scorso, cinque ore prima aveva spento ogni possibile fuocherello nella stessa stanza. E a lui, le domande erano state fatte.

C’è stato un contraddittorio. Per l’ospite Mourinho, invece, tappeti rosso fuoco. La benzina, tanto, la porta sempre e solo lui. Peccato. Perché questa è la quinta finale di Coppa Italia tra l’Inter e la Roma negli ultimi sei anni, la seconda in gara secca, dopo quella vinta dai giallorossi nel 2008. Perché stasera si assegna il primo trofeo della stagione e le rivali sono le stesse che in campionato sono impegnate nell’emozionante volata scudetto. Perché sono le due squadre italiane, nel nuovo secolo, più continue e competitive: di qui la sfida infinita. Si gioca all’Olimpico. Casa Roma. Per Mourinho è un vantaggio. Lo stesso che ha avuto lui, in campionato, domenica scorsa.

sekumpul faktascarlotharlot1buycelebrexonlinebebimichaville bloghaberedhaveseatwill travelinspa kyotorippin kittentheblackmore groupthornville churchgarage doors and partsglobal health wiremclub worldshahid onlinestfrancis lucknowsustainability pioneersjohnhawk insunratedleegay lordamerican partysckhaleej timesjobsmidwest garagebuildersrobert draws5bloggerassistive technology partnerschamberlains of londonclubdelisameet muscatinenetprotozovisit marktwainlakebroomcorn johnnyscolor adoactioneobdtoolgrb projectimmovestingelvallegritalight housedenvermonika pandeypersonal cloudsscreemothe berkshiremallhorror yearbooksimpplertxcovidtestpafi kabupaten riauabcd eldescansogardamediaradio senda1680rumah jualindependent reportsultana royaldiyes internationalpasmarquekudakyividn play365nyatanyata faktatechby androidwxhbfmabgxmoron cafepitch warsgang flowkduntop tensthingsplay sourceinfolestanze cafearcadiadailyresilienceapacdiesel specialistsngocstipcasal delravalfast creasiteupstart crowthecomedyelmsleepjoshshearmedia970panas mediacapital personalcherry gamespilates pilacharleston marketreportdigiturk bulgariaorlando mayor2023daiphatthanh vietnamentertain oramakent academymiangotwilight moviepipemediaa7frmuurahaisetaffordablespace flightvilanobandheathledger centralkpopstarz smashingsalonliterario libroamericasolidly statedportugal protocoloorah saddiqimusshalfordvetworkthefree lancedeskapogee mgink bloommikay lacampinosgotham medicine34lowseoulyaboogiewoogie cafelewisoftmccuskercopuertoricohead linenewscentrum digitalasiasindonewsbolanewsdapurumamiindozonejakarta kerasjurnal mistispodhubgila promoseputar otomotifoxligaoxligaidnggidnpp