Roma: la mazzata è stata forte. Ma una cosa troppo bella potrebbe ancora succedere

Rassegna Stampa – IL ROMANISTA (C.ZUCCHELLI) – IL SILENZIO della zona mista. Surreale. Lo rompe solo la voce di De Rossi, fiera come sempre. Perché lo è lui, come tutti i romanisti.

Anche se ieri notte parlare era difficile. Ma la faccia, Capitan Futuro, ce la mette sempre: «Ci può stare la sconfitta, visto che molte volte abbiamo vinto 1-0». Questo lo dice la testa. Il cuore, invece, parla in altro modo: «Le lacrime di alcuni compagni? Sono il segno di una squadra che è stressata, portiamo il peso di una rincorsa incredibile. Sono 10 mesi che corriamo, ci speravamo pur sapendo le difficoltà perché l’Inter è stratosferica, ma è andata così». Complice anche un arbitraggio quantomeno discutibile: «Quando ho dovuto puntare il dito due anni fa l’ho fatto, visto che quello che è successo è stato scandaloso. Quest’anno no, gli arbitri sono stati dignitosi. Che poi stasera non sia andato benissimo è un altro conto. La designazione già non era il massimo».

Dietro di lui sfila Pizarro, ha gli occhi lucidi. Poi Toni, che invece si ferma: «Vinciamole tutte e tre e poi aspettiamo una bella notizia – spiega, convinto – Sarebbe una cosa troppo bella, ma è difficilissimo. Noi ci proveremo, poi vediamo quello che succede». Il campionato della Roma è e resterà comunque splendido: «E’ stato fantastico – concorda Luca – ma c’è tantissima amarezza per questo sogno che sembra svanito. Poi nel calcio tutto può succedere… E’ stato bello l’applauso finale di tutto lo stadio». Nel finale la Roma appariva nervosa: «Anche l’uomo più buono al mondo se avesse giocato gli ultimi dieci minuti di questa partita, si sarebbe innervosito». Nervosi e tristi. Luca e Daniele, che parlano, ma anche tutti gli altri. Riise non apre bocca. Esce dalla zona mista grattandosi il capo. Parla con qualcuno nella sua lingua e ripensa ai due gol: ce l’ha sul groppone. E lo sa. Ma sa anche che la sua è stata una grande stagione. Lo sguardo dice tutto. Va via. Nel silenzio generale. La zona mista dell’Olimpico è silenziosa, si sente addirittura chi tossisce. Passa anche Ilary Blasi, bellissima come al solito, ma meno sorridente. Era rimasta nello stadio fino alla fine: si guarda intorno, aspetta che Francesco torni negli spogliatoi, e poi scende giù, ad aspettarlo. Anche i suoi, di occhi, dicono tutto.

Passano Baptista e Motta, salutano e vanno via. Idem Julio Sergio. Il silenzio che c’è continua ad essere quasi surreale. Anche tutt’intorno. Le persone che lavorano nella Roma hanno lo stesso sguardo dei giocatori. Che continuano a sfilare senza aprire bocca. La faccia di Totti è quella di qualsiasi romanista. Qualcuno racconta di lacrime nello spogliatoio, di volti tristi, di silenzio. Ancora. Sarà difficile ora ripartire. Anche se Ranieri dice di non mollare. Ha ragione il mister. La speranza è che i suoi ragazzi recepiscano il messaggio. Perché, come ha detto Toni, «la mazzata è stata forte. Ma una cosa troppo bella potrebbe ancora succedere».

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5 commenti su “Roma: la mazzata è stata forte. Ma una cosa troppo bella potrebbe ancora succedere”

  1. Purtroppo noi romanisti ci siamo abituati alle delusioni cocenti, alle mazzate sopratutto in casa, Lecce, Inter (finale uefa 90) Liverpool, Livorno, Slavia, alcune più importanti, altre meno ma siamo così, la squadra dei sogni infranti.
    Ma nonostante questo, oggi più che mai FORZA ROMA ❗

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  2. sarebbe da perdenti incolpare come al solito l’arbitro per gli errori commessi quando le occasioni per chiudere la pratica nel 1° tempo le abbiamo avute e non le abbiamo sfruttate

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  3. LADRIIIIII INTERISTIIIIIIIIIIIIII

    DAMATO INTERISTA COME AVEVO DETTO IERI C’ERANO TRE RIGORI IERI SENZA CHE SAPESSI DE STO INTERISTA

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  4. Io ci credo fino all’ultimo, cmq domani propongo di andare tutti quanti a Trigoria, c’è bisogno di tutti noi dobbiamo stringersi in torno alla squadra e farli capire che noi siamo li con loro a batterci fino all’ultima giornata!!!!

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