(LE PAGELLE DI LAZIO-ROMA di Gianfilippo Bonanno) – Nell’olimpo degli dei la Roma ci ritorna dopo essere passata dall’inferno di un primo tempo macabro e lasciato ai poveri illusi laziali. Ranieri lascia fuori Totti e De Rossi, i due capitani soffrono in panchina per i restanti minuti ma la Roma trionfa. Dall’inferno del possibile 2-0, ancora una volta Julio Sergio salva la Roma e dà letteralmente una scossa che accende i giallorossi. Vucinic si veste da fenomeno e ribalta con due calci piazzati la situazione rispedendo la Roma in testa alla classifica. La scelta coraggiosa di Ranieri, il rigore parato da Julio Sergio, la doppietta di Vucinic, vi sembrano pochi per ribadire a chiare lettere uno stradominio cittadino che ormai và avanti da tanti anni? Il derby della capitale che più pazzo non si può consegna la testa della classifica ad una Roma sapientemente rivisitata da un allenatore che è entrato nella storia del calcio romanista. Di più che dire?
Le pagelle giallorosse di LAZIO-ROMA:
JULIO SERGIO: 8 rigore parato è rigore sbagliato dal giocatore ma Julio Sergio, prossimo al rinnovo, si dimostra ermetico anche dal dischetto ed accende la miccia che dà la scossa alla Roma. Qualche parata a terra ed un’uscita di pugno completano l’opera. Il brasiliano è uno dei protagonisti della strepitosa stagione della Roma fin qui disputata. CARDINE.
CASSETTI: 5,5 l’uomo derby dell’andata riceve compiti da Ranieri di guardarsi molto dalle scorribande di Kolarov e soci. Soffre sulla corsia soprattutto per la superiorità numerica a centrocampo dei biancocelesti che specie nel primo tempo è la chiave di lettura del vantaggio laziale. Nella ripresa, rigore a parte, entra in campo un pò più spigliato soprattutto per l’aiuto di Perrotta e Taddei. CONTRATTO.
RIISE: 5,5 non è stato brillantissimo e le solite sgroppate del norvegese sono mancate. Quando entra Zarate il roscio terzino arranca come un dannato ma barcollando riesce a controbattere di fisico non mollando mai anche se il vero Riise è tutt’altro. Gli esterni dovevano difendere ma da lui qualcosina in più in tanti se lo aspettavano. RITARDO.
JUAN: 6,5 non era andato male il primo tempo per lui nonostante lo svantaggio della Lazio. Nella ripresa prende in maniera totale la situazione della difesa e con un paio d’interventi ritorna ad essere il perno di una difesa che fino alla fine erge un muro invalicabile che nessuno può superare. PROTETTORE.
BURDISSO: 6 un pò in ritardo sul lancio di Ledesma che apre al vantaggio di Rocchi. Si arrabbia come un matto e si rimette in carreggiata. Da lì in avanti l’argentino sà il fatto suo e per lotta e coraggio non è secondo a nessuno. Un guerriero al fianco di Juan e non lascia mai indifeso il suo reparto. Una sola sbavatura non macchia la sua prestazione. TENACE.
DE ROSSI: 5 si sà che i derby non sono il suo forte. Grinta e sudore ma anche tanti lanci sparacchiati di qua e di là. Si fà ammonire e Ranieri si accorge che una sfida di queste lo fà soffrire dentro come pochi. Dalla panchina segue la sfida fino alla fine impartendo consigli ai compagni, meglio lì che in campo. PRESSIONE.
PIZARRO: 6,5 la Roma regala il primo tempo alla Lazio ma Pizarro è l’unico giallorosso che erge dal grigiore giallorosso. Continua a prendere in mano le redini del gioco della Roma e risulterà uno dei più attivi nonostante non abbia brillato. La Roma stasera ha avuto tre protagonisti indiscussi, degli altri il cileno è il migliore. Trotterella con la palla al piede dando ossigeno nei momenti caldi dell’incontro. SICUREZZA.
PERROTTA: 6 il voto è una media fra un primo tempo negativo ed una ripresa da grande cuore. Anonimo nella prima frazione, coraggioso e lottatore nel resto della gara. Il recupero su Rocchi e l’aiuto continuo alla difesa sono i suoi pezzi migliori. EVOLUZIONE.
VUCINIC: 8,5 una doppietta nel derby non è roba da poco. Il montenegrino continua il suo momento d’oro con due sigilli che regalano di fatto derby e testa della classifica. In settimana i tifosi gli hanno chiesto i goal e lui accontenta con i fatti regalando due perle di forza e classe. Dopo un innocuo primo tempo come un uragano spazza gli spettri di una sconfitta con due missili e tanto di corsa verso la sud. TORNADO.
TOTTI: 5 nervoso, poco attento, imbrigliato. I 45 minuti del capitano della Roma sono da incubo. Ranieri lo lascia fuori e sicuramente dentro di sè non ha accettato di buon occhio la scelta del tecnico. Fà buon riso a cattivo gioco ma alla fine riesce a far gruppo con i suoi compagni segno di grande maturità. ATTORE.
TONI: 6,5 il suo lavoro in avanti risulterà importante ma bisogna ribadire che anche lui non si è visto nel primo tempo. Latita e trova avversari ostici da superare. Sulle ali dell’entusiasmo del vantaggio ricopre degnamente il suo ruolo come è solito fare. PRESENZA.
MENEZ: 6,5 le sue cadute sono davvero comiche ma la brillantezza che regala alla Roma dal suo ingresso in campo è da sottoscrivere. Il francese avrà pure i suoi limiti ma il suo apporto è stato importante. Guadagna la punizione che Vucinic trasforma. La sua firma in questo derby per l’approccio che ha avuto c’è e si vede. PROPOSITIVO.
TADDEI: 6,5 Ranieri lo disciplina ed il brasiliano entra in campo con tanto di piglio giusto. Aiuta Cassetti e nonostante qualche appoggio sbagliato il derby è anche vinto grazie a Rodrigo, bravo a procurarsi il rigore del pareggio. Un’arma per la Roma notevole. MERITO.
BRIGHI: S.V.
RANIERI: 9 dopo un primo tempo regalato alla Lazio decide di mescolare le carte e fà una mossa che entra di diritto nella storia della As Roma. Toglie De Rossi e Totti con tutte le conseguenze del fatto stesso, nel caso di sconfitta, e ridà equilibrio ai reparti. I romani sentono la partita e Ranieri romano sì ma con esperienze all’estero capisce che la sua Roma può ribaltare la sfida anche senza i suoi principali trascinatori. Una mossa coraggiosa ma che assegna al tecnico della Roma la palma di migliore in campo. Un allenatore con attributi così marcato è difficile vederlo in giro. Dimostra a tutti che questa Roma ha un gruppo di ragazzi davvero eccezionali. Bravo Claudio, un uomo che ha ridato dignità ad un’intera città. ECCEZIONALE.