Rassegna Stampa – (La Stampa) – Ora che la rincorsa è finita, la Roma può raccogliere applausi e pacche sulle spalle. Il campionato non era così in fibrillazione da anni, l’aria «frizzantina» (Vucinic dixit) della Capitale ha contagiato tutte quelle piazze d’Italia stanche del dominio interista. Gruppo, equilibrio, umiltà, la miscela esplosiva creata da Ranieri. Roma 68, Inter 67, così la classifica. Una svolta epocale e, come tale, finita sotto la lente di ingrandimento anche di chi un’impresa epocale l’ha fatta, ovvero il ct azzurro Marcello Lippi. Appunti e taccuini: nell’agenda mondiale del nostro tecnico la rimonta giallorossa è andata di pari passo con la rimonta (o la conferma) di quella parte della truppa Ranieri che con la Nazionale ha avuto, o spera di avere, un rapporto. De Rossi e Totti, Toni e Perrotta, ma anche Cassetti, cinque nomi che potrebbero far nascere l’Ital-Roma.
Andando con ordine, sull’aereo che porterà l’Italia in Sudafrica 2010, fra i posti già assegnati c’è quello di De Rossi, simbolo di Trigoria e centrocampista fondamentale nell’architettura di Lippi. Se il salto è in avanti, ecco spuntare dalla festa dell’Olimpico la forte candidatura di Toni e la «rinascita» (l’ennesima) di Totti. Il primo, bomber ritrovato dopo l’esperienza triste nell’ultimo Bayern Monaco di Van Gaal, è da sempre un fedelissimo del ct azzurro che lo aveva depennato dalla sua lista dopo il ko della Nazionale nell’avventura alla Confederations Cup nel giugno dell’anno scorso: Toni è in netto vantaggio su Amauri (e Pazzini) e qualche metro più avanti di Borriello che, a cinque tappe dal sipario, è l’unico a potergli togliere la gioia per il ritorno in azzurro. Di Toni, Lippi ha sempre apprezzato l’abilità nel far rifiatare la squadra unita alla capacità di muoversi con agilità nonostante le lunghe leve.
Da Toni a Totti, il caso appare più complesso. Motivo? L’ex Pupone è rimasto fuori a lungo prima del rientro dal primo minuto di dieci giorni fa a Bari. Al San Nicola, Totti ha lottato. Domenica contro l’Atalanta ha aggiunto alla tenuta fisica qualche colpo d’autore ed ora solo le prossime uscite, a cominciare dal derby, diranno se il capitano giallorosso ha cancellato definitivamente l’ultimo contrattempo muscolare. Totti non ha problemi a dire sì alla Nazionale, Lippi nemmeno, la soluzione resta appesa alla condizione atletica del numero dieci della Roma. Un indizio gioca a favore di un possibile rientro: ovvero mai come questa volta l’ex Pupone ha dosato tempo e lavoro di recupero per riabbracciare squadra e tifosi.
Merito di Ranieri e della gestione del tecnico testaccino, ma, anche, desiderio di un giocatore che ha sciolto la riserva solo quando ha capito di essere fisicamente a posto per il finale di stagione. Il caso-Totti verrà risolto entro aprile, a pochi giorni dallo stage dell’Italia alla Borghesiana (dal 3 al 5 maggio). Per quella occasione, Lippi convocherà 24 o 25 giocatori e dovrà lavorare senza i protagonisti della finale di Coppa Italia in agenda nella Capitale per il 5 maggio.
La Roma è ad un passo dal visto avendo battuto l’Udinese 2 a 0 all’andata e se verrà rispettato il pronostico, Cassetti non potrà rispondere a quella che appare una chiamata annunciata. Il difensore è uno dei giocatori seguiti da Lippi, lo fece debuttare in azzurro nel 2005, e ora è uno dei seri candidati ad una maglia per il Sudafrica in un ruolo che non ha ancora trovato il suo titolare.
Nella Roma da rincorsa, c’è anche la firma di Perrotta a cui Ranieri rinuncia sempre a malincuore. Della possibile Ital-Roma, il centrocampista campione del mondo è quello più attardato, mafu così anche quattro anni fa quando nessuno lo nominava, e un finale di stagione con i botti lo portò fino a Berlino.