Con il sorpasso di ieri si è conclusa una rimonta straordinaria. Mai nessuna squadra del nostro campionato era riuscita a recuperare ben 15 punti alla prima in classifica. Non ci era riuscita alla Roma di Eriksson, che recuperò 8 punti alla Juve (due punti a vittoria), nè al Milan di Zaccheroni, che alla Lazio, nel 1999.2000 recuperò 7 punti.
Un record tutto della Roma di Ranieri, ottenuto grazie a 23 partite utili consecuitive e che, a 5 partite dalla fine, l’ha portata a scavalcare la corazzata Inter. Se saranno i giallorossi a tagliare il traguardo per primi non possiamo saperlo, di certo, però, una vittoria questa squadra l’ha già ottenuta: quella di entrare di diritto nella storia giallorossa come una delle più belle, emozionanti e tignose di sempre. Merito di Claudio Ranieri, che con il suo 23esimo risultato utile consecutivo super la striscia-record di Liedholm del campionato 1980-81.
E così, dopo due anni e mezzo dall’ultima volta, la Roma si ritrova prima da sola in testa alla classifica. Una cosa che non le capitava dal 23-9-2007, quando però si era solo alla quarta giornata di campionato. E’ chiaro che oggi le prospettive sono totalmente diverse. In assoluto, invece, la Roma non era prima in classifica dalla giornata successiva a quella suddetta, la quinta del torneo 2007-08, che chiuse in cima insieme all’Inter. Se davvero i giallorossi riuscissero a fare quello che tutti vogliamo (sapete di cosa parliamo) compirebbero un’impresa quasi unica, visto che eguaglierebbero quanto fatto dall’unica squadra capace di vincere il titolo dopo aver perso le prime due partite del campionato e aver cambiato l’allenatore in corsa. Stiamo parlando del Torino 1942-43, che stabilì questo record in un torneo praticamente di guerra. E poi c’è il fattore Olimpico da considerare. Nel suo stadio, infatti, la Roma ha conquistato 43 punti in virtù di 14 vittorie, lo 0-0 con il Milan e 2 sole sconfitte: quella della seconda giornata che determinò il fortunato cambio tra Spalletti e Ranieri e quella con il Livorno. Delle cinque gare che restano la Roma ne dovrà disputare tre in casa (con Lazio, Sampdoria e Cagliari) e due in trasferta, a Parma e in casa del Chievo.
Tratto da: Il Romanista
