Incontenibile. Nella felicità di Rosella Sensi, inquadrata a fine partita, c’era la tifosa della Roma, che dopo qualche minuto lascia spazio alle dichiarazioni del presidente. «E’ stata una partita perfetta – dice – giocata da tutti, dall’ambiente, dai ragazzi, dai tifosi». La parola chiave arriva alla seconda domanda. Scudetto? «Penso che ci meritiamo di stare lì, non dico altro. Penso che dobbiamo ringraziare tutti, anche i tifosi. L’importante è che i nostri giocatori ci abbiano sempre creduto e che abbiano dimostrato quanto valgono. Toni? Grazie a tutti, anche a chi gioca meno. Lo stadio pieno è stato bellissimo, spero che continui così. Spero che i nostri tifosi siano in tanti a Bari per sostenerci, abbiamo bisogno di loro».
Poi, il pensiero più dolce: «Il primo, dopo il fischio finale, è stato per mio padre. Sarà sicuramente fiero di quello che stiamo facendo. Se è la mia più grande soddisfazione da quando sono presidente? Sicuramente è uno dei momenti più belli». E ora siamo alla fine del curvone, come dice Ranieri. «Di questo parlate con lui. Dico solo che ha dato un grande carattere alla squadra, ha saputo tirare fuori tutte le qualità che squadra possiede. Ranieri è un grande tecnico oltre ad essere un grande uomo».
Scelta azzeccata, quella di Ranieri. Come azzeccata è stata quella di Gian Paolo Montali. «Stasera c’è stata una Roma che è andata al di là delle proprie possibilità – dice il dirigente – Siamo stati lucidi e non abbiamo fatto a braccio di ferro con loro. Il campionato è ancora lungo e c’è anche la Coppa Italia. Speriamo che ci sarà la possibilità di portare i nostri tifosi in trasferta. Sarebbe motlo bello anche per le società ospitanti come il Bari e fare un grande incasso. Ora è inutile pensare allo scudetto, abbiamo sempre detto di guardare chi c’è davanti e davanti c’è ancora l’Inter». Da un dirigente all’altro, ecco il direttore sportivo Daniele Pradè: «Sono orgoglioso di essere direttore sportivo di questa squadra. Abbiamo preso gol in fuorigioco netto. Poteva tagliarci le gambe, invece lo stadio ci ha trasportato. Una cosa che non mi ricordo sia mai successa». Chiude il consigliere Michele Baldi: «Ho fatto un sogno, poi ho aperto gli occhi: ero dentro lo stadio e il sogno si è avverato».
Da: Il Romanista