L’obiettivo numero uno é e resta Jordan Veretout. Anche se c’é il Milan, anche se la Roma non vuole partecipare ad aste. E di questo parleranno nella prossima settimana i dirigenti giallorossi e l’entourage del francese, in un incontro già programmato da un po’. Ma se poi non dovesse essere Veretout il nuovo regista giallorosso, la Roma allora ha intenzione di virare su Agustin Almendra, 19 anni, centrocampista emergente del Boca Juniors. Nei mesi scorsi gli avevano messo gli occhi addosso prima l’Inter e poi il Napoli, adesso é la Roma a pensare di poterlo portare in Italia.
Almendra ha firmato il suo primo contratto a soli sedici anni, cosa rara in casa dei xeneizes . Amante della cumbia e dei tatuaggi, é stato spesso paragonato a Riquelme (ma i due sono diversi) e si é affacciato in prima squadra nel 2018, quando ha giocato in tutti e tre i ruoli del 4-3-3 di Schelotto e dove é sceso in campo anche nella finale di Coppa Libertadores, quella persa contro gli acerrimi rivali del River Plate (ed in cui Almendra fu uno dei giocatori «intossicati» durante l’assalto al pullman del Boca). Nel 2019, poi, con l’arrivo di Gustavo Alfaro, Amendra é diventato il «volante» nel 4-2-3-1, giocando invece come mezzala sinistra nel 4-3-2-1.
Insomma, giocatore duttile, con un’ottima visione di gioco e una buona tecnica di base, oltre che una struttura fisica ed atletica importante, che gli permette di tenere bene botta nei contrasti in mezzo al campo. E proprio questa sua scalata nelle gerarchie ha poi convinto il Boca Juniors a rinnovargli il contratto circa un anno fa, con una clausola rescissoria di 27 milioni di euro. Quella cifra la Roma non ha intenzione di spenderla, vuole arrivare al massimo a 20 milioni (bonus inclusi, perà², con una base fissa sui 15-16). E di questo stanno parlando in questi giorni Franco Baldini e Nicolas Burdisso, oggi d.s. del Boca ed ex difensore centrale della Roma.
Almendra sarebbe l’uomo con cui la Roma andrebbe a completare il mosaico del centrocampo giallorosso. Giovanissimo anche lui, esattamente come gli altri componenti del reparto: Pellegrini 22 anni, Zaniolo 20, Diawara 21 e Cristante 23 (considerando invece in uscita i francesi Gonalons e Nzonzi). Insomma, un centrocampo giovane e dinamico, ma anche capace di essere aggressivo e di regalare qualità nella costruzione del gioco. Soprattutto dal via, dal basso, dove Almendra – nel caso sia davvero lui il futuro regista giallorosso – andrebbe a costruire gioco, scivolando tra i due centrali di difesa.
(Gazzetta dello Sport)