De Rossi lascia la Roma, la conferenza stampa immediata é stata decisa da lui

La conferenza stampa l’ha voluta lui, subito, anche se gli consigliavano di posticiparla di 7 giorni: forse per sfogare ciಠche gli frullava nello stomaco. Per capire bisogna tornare alle 17 di luneda: appuntamento tra il Ceo della Roma, Guido Fienga, e Daniele De Rossi. Tre ore insieme a parlare, ma il cuore del messaggio il capitano della Roma l’aveva annusato da tempo: «Non mi rinnoveranno il contratto».

Luneda quel sospetto rafforzato da mesi di dialoghi é diventato una certezza: finisce qui, Daniele. Il motivo gli é stato esposto: la parola chiave a Trigoria é ripartire. Da zero. La squadra quest’anno ha fallito, il club ha scelto Gasperini a cui chiederebbe di ricominciare da un gruppo “vergine”. E che possa sostenere ritmi elevati per ricostruire un’ossessione del lavoro. Chiaro il contrasto con la figura di De Rossi, totem ingombrante dai muscoli ormai fragili. «Ma posso giocarle, 15/20 partite», la replica caduta nel vuoto. C’é poi un altro punto che pesa nelle valutazioni della Roma.

Ed é quello del gruppo. Da settembre, la squadra ha accusato il club per il depauperamento tecnico: in particolare si sono esposti i suoi leader, “offesi” dalle cessioni di colleghi che stimavano come Strootman e Nainggolan. Rinunciare ai “polemici” serve ad azzerare gli alibi della squadra che troppo presto, e troppo spesso, ha tirato i remi in barca in questa stagione. De Rossi si é convinto che dietro il suo addio ci fossero regie occulte: da qui il riferimento velato al presidente Pallotta e all’ex dg, oggi consigliere ombra, Franco Baldini, estraneo perಠalla scelta.

In realtà  la decisione ha certificato altro: la marginalità  del Totti dirigente, ferito da questo addio che troppo deve avergli ricordato il proprio. E del tutto escluso dalla decisione: lo ha detto tra le righe proprio De Rossi («I dirigenti qui non possono incidere, spero che Francesco possa contar di pià¹Â») quasi ventilandone un possibile addio («Spero di ritrovarlo, se tornerà²Â»). Polemico col club pure Florenzi: «Se vuoi rispetto devi dare rispetto».

Non ha potuto prendere la decisone di restare, De Rossi, potrà  scegliere dove andare. Senza preclusioni: «In Italia? Vediamo». Voci ricorrenti dicono che Conte sarebbe felicissimo di averlo all’Inter. Uno dei soci di Pallotta ha detto a De Rossi che lo proporrà  alle squadre di Mls, il campionato americano: lui accetterebbe solo New York o Los Angeles.

(La Repubblica, M. Pinci)

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