Il futuro della Roma rimane ancora in stand by

La proprietà  Usa é nella fase di valutazione/riflessione per capire quali saranno gli interventi da fare nelle prossime settimane per la stagione che verrà . E a prescindere dal piazzamento finale in campionato che comunque inciderà  sull’ennesima rivoluzione tecnica: senza la partecipazione alla Champions, ogni investimento va pesato pi๠che negli ultimi anni (possibile pure la rinuncia alla squadra B).

Come il monte ingaggi: l’attuale diventerebbe improponibile. Di conseguenza qualche big uscirebbe dalla rosa. La priorità  di Pallotta, perà², é il completamento dell’organigramma della società , nominando il nuovo ds (Petrachi sfida Massara). Perchà© con il successore di Monchi, sempre ascoltando il suggeritore Baldini, il presidente deve individuare l’erede di Ranieri.

TENTAZIONE UNILATERALE – Lungo il percorso stanno aumentando gli ostacoli. La situazione non é allarmante, Ma bisogna essere realisti con quanto sta accadendo attorno alla Roma. Le idee sono chiare e anche intriganti. Le certezze, invece, mancano. Oggi, e non c’é da stupirsi, é pi๠facile arrivare alla scelta del nuovo allenatore che alla disponibilità  dello stesso. Cosa, passando da Sarri a Gasperini e tenendo in corsa Conte, non va dato per scontato il sa dell’eventuale interlocutore.

SOLUZIONE DI SCORTA – Il Grande Rebus é sulla scrivania di Pallotta. Che, a quanto pare, é stato già  relazionato sui contatti avuti con gli interessati. Baldini é quello che lo tiene informato sul rapporto di Sarri con il Chelsea. L’allenatore é ormai in bilico, addirittura i tifosi vogliono disertare Stamford Bridge e vendere gli abbonamenti delle ultime gare dei Blues. Ma Sarri non é pi๠convinto, come fece capire due anni fa a Baldini, di trasferisi a Trigoria. Al Napoli avrebbe voluto soprattutto Manolas e Dzeko (anche El Shaarawy, per la verità ). Adesso é stato pre-allertato: il difensore e il centravanti non sono sicuri di restare qui.

Il tecnico é stato ultimamente chiamato anche dalla Fiorentina. Non si é, perà², ancora impegnato con nessuno. La doppia pista italiana é, dunque, il suo piano B. In questo senso é pi๠semplice puntare su Gasperini che, pur essendo sotto contratto con l’Atalanta fino al 2021, avrebbe avuto la garanzia da Percassi di potersi liberare nel caso fosse chiamato da un grande club. Gasperini, perà², é considerato il re di Bergamo: per la piazza é il vero artefice dell’exploit nerazzurro pi๠di quanto lo sia la proprietà . Cosa, se si qualfica per l’Europa League, non é detto che non resti all’Atalanta. àˆ, insomma, combattuto. Anche recentemente ha ammesso, a chi lo ha avvicinato in privato, di essere tentato dall’avventura nella Capitale dove troverebbe giovani da migliorare e e big da rivalutare. Ma sa in partenza che si complicherebbe la vita.

SOGNO LEGITTIMO – Conte, amico di Petrachi, é l’allenatore di «alto profilo» indicato da Pallotta nel comunicato di luneda. Non ha nemmeno avuto la necessità  di nominarlo. E ha fatto bene. Non é l’ingaggio a frenare la trattativa, quanto l’ambizione dell’ex ct azzurro (ieri prima udienza della causa con il Chelsea: 9 milioni in ballo). Che, pur essendo nel mirino del Tottenham pi๠che dello United, é diventato ultimamente frequentatore di salotti, ristoranti e alberghi meneghini. L’Inter e Marotta sono nel suo destino. Come lo é stato fino a novembre il Milan. La Juve, per l’eventuale ritorno, resta il sogno. Simile a quello della Roma. Che puಠsolo rimanere alla finestra. Non si sa mai.

(Il Messaggero, U. Trani)

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