Inteligente ma non si applica. Jeremy Menez è il classico studente che potenzialmente incredibile non riesce mai a dimostrare il suo reale valore.
Raneri lo stuzzica, a volte lo provoca, per far uscire quel carattere necessario ad un campione. Dalla lite scaturita per lo scarso impegno del francesino inserito a partita in corso durante Roma Catania di Coppa Italia Ranieri non lo ha praticamente degradato a riserva, una lunga punizione forse o meglio un lungo purgatorio finchè l’atteggiamento non sarà cambiato.
Jeremy può però contare su un grande appoggio, i suoi stessi compagni, che lo stimano e lo incoraggiano sempre. Sopratutto il capitano, uomo simbolo della squadra e di un’intera città tesse le lodi del francese: «Jeremy è un campione di classe assoluta, con dei colpi fantastici. Aspettiamolo». Lo dice Totti ma lo pensa tutto il gruppo che vede i numeri del giocatore in allenamento e che è conscio che un Jeremy ritrovato sarebbe l’arma in più nello sprint finale di campionato.
Menez inoltre è uno dei giocatori più amati dai tifosi, giusto ieri a Trigoria erano almeno in trenta ad aspettarlo: «L’affetto dei tifosi mi dà la forza in questo momento – ha detto loro quasi commosso Menez -. Mi vogliono bene e questo per me è importante. Grazie a tutti».
Si dice che il francesino nel tentativo di convincere Ranieri abbia messo la testa a posto, meno discoteca, meno bella vita e molto più impegno in allenamento.
Anche ieri il nome più rimproverato in allenamento era il suo, ma una cosa che fà imbestialire il mister è quando dopo un rimprovero Jeremy abbassa la testa come ci fosse rimasto male, lui, che dai giocatori vuole risposte di personalità e carattere, non accetta tale debolezza.
«Menez? Ha dei colpi fantastici. Deve trovare fiducia, poi spazio lo troverà sempre» – ha ripetuto Ranieri a Canal Plus.
Arrivano le gare di Europa, giovedi sera contro il Panathinaikos Menez potrebbe trovare spazio da inizio partita. E’ il momento di tirare fuori gli attributi e dimostrare che talenti si nasce ma campioni si diventa.