Pogba, Zidane, Kakà o Totti: chi offre di pià¹? E’ caccia al chi ci ricorda, al chi diventerà . NicolಠZaniolo é entrato – non per colpa sua – nella spirale amorosa (romana e non solo), quella che ti porta alle stelle senza passare dal primo piano. Ed ecco che Corvia era Casiraghi o Vieri, che Cerci era Henry, Locatelli Rivera e cosa via (a Roma e non solo). L’augurio é che Nicolಠdiventi ancor pi๠forte di quelli a cui viene paragonato fino a ora, ma lasciamo che la sua carriera si racconti anno dopo anno, partita dopo partita, senza correre, senza cercare la paternità del soprannome giusto o del paragone azzeccato. E’ chiaro che stiamo parlando di un ragazzo (classe 99) pi๠che promettente e lui sa bene che, quando sbaglierà una partita – ed é successo perchà© la normalità – verrà facilmente demolito. Basta essere Zaniolo, un ragazzo semplice e pulito, alla schermatura ambientale penseranno i genitori, il papà era pure calciatore.
Di sicuro, oggi, la Fiorentina che lo scartಠ(con Gianluca Mancini ora all’Atalanta e un futuro forse anche lui alla Roma) e l’Inter che rinunciಠa lui per Nainggolan, lo rimpiangono. E’ successo anche alla Roma, rinunciando ai talenti di Romagnoli e Politano, solo per fare un paio di esempi recenti. Zaniolo segna gol (due) belli, quando esulta non si esibisce in balletti preconfezionati, a tanti piace per questo. Corre, alza le braccia, sorride. Gode, semplice. Un idolo ce l’ha, é Kakà , lui é il motivo di quella 22 sulle spalle (c’é chi già vorrebbe dargli la 10). Ma di Kakà non ha il passo, la velocità , come il brasiliano non aveva il fisico che ha ora Zaniolo. Che fa il trequartista ma potrebbe giocare anche come mezz’ala. Nicolà², come De Rossi, ha esordito – da titolare – prima in Champions (19/09/18 a Madrid contro il Real) che in campionato (26/09/18, Roma-Frosinone, la prima da titolare a Firenze il 3 novembre). A Roma si inseguono sogni, personaggi, qualcuno di cui innamorarsi.
SENTIMENTI E RINNOVI – Di Zaniolo si sono innamorati i bambini, e pure qualche attempatello. Roberto Mancini lo convocಠin Nazionale a settembre (ma non lo schierಠnà© con la Polonia nà© con il Portogallo) non avendo ancora giocato un minuto. «Mi hanno dato del matto perchà© chiamavo gli sconosciuti. Mi sembra che i fatti mi diano ragione», le parole del ct, che vuole costruire il futuro azzurro su Nicolà², ma pure su Pellegrini e Cristante, tanto per restare in contesto giallorosso. Di Zaniolo si é innamorato Di Francesco, che lo tiene sott’occhio e lo bacchetta alla minima alzata di testa. E si dovrà innamorare Monchi, che avrà il compito di non cedere a tentazioni di offerte irrinunciabili. A qualcosa, nella vita, si deve sempre rinunciare, no? Uno che gioca nella Roma e ha un nonno che si chiama Centurio, puಠdavvero tutto.
(Il Messaggero, A. Angeloni)