E adesso vaglielo a dire di riposare in una delle tre partite che la Roma deve affrontare in otto giorni, a cominciare dalla trasferta di Udine di sabato prossimo per finire alla sfida all’Inter di Spalletti (con in mezzo il gran galà di Champions contro il Real Madrid). Insomma, difficile pensare che Edin Dzeko possa restar fuori in una di queste sfide, anche se poi i conti parlano chiaro e finora il centravanti bosniaco é il giocatore di movimento pi๠“spremuto†di tutta la rosa della Roma.
Quindici gare su sedici in giallorosso, tra campionato e Champions League, a cui aggiungere il percorso netto in nazionale: sei su sei. Per un totale di 1882 minuti (recuperi compresi) sui 1980 effettivi a disposizione. A Roma é rientrato ieri, dopo l’amichevole persa 1-0 contro la Spagna: “Piacevole anche rivedere il mio amico David Silva, che proprio in questa partita ha annunciato il suo ritiro dalla nazionale spagnola. A lui auguro buona fortuna, ci rivedremo in Champions League…â€. Il che é ovviamente di buon augurio per i giallorossi, visto che David Silva é ancora una delle pedine chiave del Manchester City e l’unico modo per ritrovarlo é che la Roma vada avanti nella principale competizione europea.
Finora in campionato ha riposato una sola volta, in casa contro il Frosinone, mentre é partito dalla panchina nell’ultima sfida, quella con la Sampdoria, entrando poi nella seconda parte della ripresa. In tutto, perà², ha giocato pi๠di tutti: esattamente 988 minuti. Quasi una partita intera, ad esempio, pi๠dell’altro giocatore pi๠utilizzato da Di Francesco in campionato e cioé Steven Nzonzi (906 minuti totali). A quei 988 minuti, poi, bisogna aggiungere i 360 minuti delle quattro sfide di Champions, nelle quali il bosniaco é stato dentro sempre, appunto, dall’inizio alla fine. Insomma, Dzeko é davvero l’unico grande insostituibile della Roma.
(Gazzetta dello Sport, A. Pugliese)