E’ tornato dalla Spagna alla fine della scorsa settimana e ieri, alla ripresa degli allenamenti a Trigoria, si é rimesso al lavoro. Non ancora in gruppo, ma Pastore é sceso in campo per svolgere gli esercizi personalizzati che gli consentono di gestire il problema al polpaccio. Almeno nelle intenzioni.
Dopo la quattro giorni nella clinica di Barcellona specializzata per i suoi guai muscolari, l’argentino viene descritto come piuttosto rinfrancato e di nuovo fiducioso, rispetto a delle condizioni fisiche che lo stanno condizionando anche mentalmente. Complicato possa farcela per sabato, a Udine, e per la sfida di Champions, del marteda successivo, ma Di Francesco spera di poterlo riavere nel pieno della forma atletica per i primi di dicembre, magari per la gara con l’Inter del 2.
Lo spera anche Monchi, che ha investito tanto, economicamente e come aspettative, su Pastore, e sta lavorando sul mercato di gennaio (continuano i rumors che vorrebbero il Real Madrid molto interessato a Dzeko). Ma il ds giallorosso ha ieri affrontato ieri la questione arbitrale. “Il bilancio di queste prime 12 giornate é positivo – dice il dirigente spagnolo a margine dell’incontro tra arbitri e società di serie A – é vero che qualcosa é stato sbagliato, ma sbagliamo tutti e credo che il calcio italiano sia sulla strada giusta. Io sono un difensore del Var. E tutto il mio sostegno va agli arbitri che nelle ultime settimane hanno avuto problemi nelle categorie inferioriâ€.
Monchi sta lavorando per un eventuale rinforzo nella finestra di gennaio, anche se Pallotta ritiene che il gruppo messo a disposizione di Di Francesco sia già competitivo cosa e un acquisto verrà fatto solamente se conveniente, oppure se si dovrà sostituire una cessione.
(La Repubblica, F. Ferrazza)