Siamo solo alla 4a giornata e per i processi c’é tempo. Le riflessioni, perà², sono d’obbligo e le stanno facendo anche a Trigoria, visto che per la prima volta anche Di Francesco non é saldo come in passato. Nessun allarme, almeno per ora, ma é certo che il prossimo ciclo di partite (Real Madrid in Champions, poi Bologna, Frosinone e Lazio) sarà importante anche per il futuro del tecnico, tenuto «sotto osservazione» dalla società . Anche perchà©, raccontano che dalle parti di Boston James Pallotta non sia affatto contento (eufemismo) di come stiano andando le cose.
Proprio mentre il Barcellona continua a tenere gli occhi fissi su Monchi. La squadra in questo momento fa fatica a trovare un’identità , a seguire una traccia. E la cosa preoccupa, perchà© di fatto Di Francesco ha avuto quasi l’intera rosa a disposizione fin dal via, dall’8 luglio (ad eccezione di Fazio e Kolarov, che perಠsono due «vecchi», e di Olsen e Nzonzi). «E questa cosa qui mi fa ancora pi๠rabbia, mi aspettavo un approccio alla stagione diverso – dice Di Francesco – Sono il primo ad essere incazzato (testuale, ndr ), dobbiamo difendere pi๠di squadra, leggere meglio le situazioni di gioco. Prendiamo gol con troppa facilità ». Il fatto che in quattro partite si siano cambiati già tre sistemi di gioco (4-3-3, 4-2-3-1 e 3-4-1-2) non aiuta a trovare l’identità . [..]
Il vero problema sembra nella testa. La Roma é fragile, la cessione di Strootman ha tolto qualche certezza al gruppo, ad iniziare dai leader carismatici. «Avevamo bisogno di questa vittoria, ci avrebbe aiutato di testa e dato certezze in pi๠– chiude il tecnico – Ora quel che dobbiamo fare é trovare cattiveria e determinazione, perchà© se a Madrid la mettiamo solo sul piano tecnico possiamo anche stare a casa». E chissà che la scintilla non arrivi proprio dall’atmosfera di Champions.
Fonte: Gazzetta dello Sport