Una Roma solida e che si esprime con un bel gioco ma che impiega più di un tempo per aver ragione di un ottimo Catania.
Con un attacco decimanto dagli infortuni possiamo finalmente ammirare quei giocatori che di solito in campo non vediamo mai, un buon Okaka e un eccelso Cerci le note più positive di questa serata.
Tante occasioni per la Roma, con Perrotta e company che si vedono rimpallare i tiri dalla difesa sempre ben piazzata del Catania, ma solo un gol, siglato da De Rossi al 29° del secondo tempo.
Catania che esce dalla Coppa Italia con l’onore e la grinta di chi, pur rimanendo in 9 uomini, non accetta di subire passiva le incursioni avversarie.
Era la partita dell’occasione e del rientro per molti, Mexes, Okaka, Cerci, Doni e ovviamente il nostro bimbo prodigio Menez. Menez che non ci mette molto impegno, la voglia, si vede, è poca, la classe è tanta lo sappiamo tutti fin troppo bene e per questo ci si aspetta molto ma molto di più di alcuni rarissimi spunti e tante, troppe giocate da solista che si scontrano sempre o quasi contro i difensori. Cerci che lo sostituisce nel secondo tempo non avrà il suo talento e la sua classe ma il suo apporto c’è e la squadra lo sente.
Ranieri per quanto alcuni continuino a criticare cerca la concretezza, non vuole vedere i giochini e i dribling sforzati, finche il francesino non lo capisce rimarrà in panca e pace all’anima sua.