Roma-Genoa é il giorno degli addii

La Repubblica, M. Pinci


Tutta colpa della fisica. Due forze uguali e contrarie si annullano se applicate allo stesso corpo, dicono le leggi della dinamica. Se una forza si chiama Totti e l’altra si chiama Spalletti, é esattamente quello che succede alla Roma. L’annullamento di due forze applicate a un unico corpo. Da domani, Francesco farà  altro: il dirigente, o pi๠probabilmente il calciatore altrove. E ieri per salutarlo centinaia di tifosi sono arrivati in pellegrinaggio a Trigoria, esponendo uno striscione di 100 metri (“Non piango perchà© smetti, sorrido perchà© ci sei stato. Lode a te re di Roma”) ricevendo in cambio il saluto del capitano romanista, che si é fermato a scattare un selfie con loro.

L’allenatore invece firmerà  per l’Inter salutando per la seconda volta Roma e la Roma. «Luneda o marteda mi vedrಠcon la società  per parlare insieme e dirsi due cose insieme», ha detto ieri. L’ultima parola sarà  un “addio”, da annunciare proprio in quei giorni in una conferenza. Quasi in concomitanza verrà  annunciato il nuovo tecnico, verosimilmente Di Francesco: «Dobbiamo parlare con la Roma, ha una clausola», la conferma indiretta dell’ad del Sassuolo Carnevali, che per risolvere il problema s’accontenterebbe di avere gratis Ricci. Spalletti sa che battendo il Genoa stasera garantirà  alla Roma il secondo posto: lui lo chiama “scudettino”, ma finirà  per incidere soprattutto sul bilancio del club portando qualcosa come 50 milioni di euro grazie ai proventi della prossima Champions League. Capitano e allenatore perಠnon saranno i soli a salutare. Scongiurato l’addio di Daniele De Rossi – durante “l’ultima cena” di Totti all’Hilton ha detto in un breve discorso che rimarrà  per altri due anni e a ore il club annuncerà  il prolungamento del contratto – tanti altri lasceranno.

Dopo due anni da numero uno lascerà  Szczesny: tornerà  all’Arsenal, che perಠnon ha ancora deciso se puntare su di lui o trattarne la cessione al Napoli. Lascerà  il team manager Zubiria, che torna a lavorare alla Concacaf a Miami e l’ex ds ad interim Ricky Massara, a cui Sabatini affiderà  la delega sul Jiangsu. Lasciano il medico Riepenhof e l’osservatore Beccaccioli. Ma potrebbe salutare pure Radja Nainggolan. «Mi dicono che dovrei partire», ha confessato ai compagni di squadra. Lo vogliono a Londra e Manchester, soprattutto lo vuole Sabatini all’Inter, che perಠdi fare regali al “nemico” Pallotta proprio non ha voglia. Tra i possibili partenti pure Rudiger e Manolas: il club preferirebbe salutare il secondo ma rischia di dover cedere il primo. Basterà  guardarli negli occhi, stasera, per capire.

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