Abbiamo fatto la pace

as roma amoreQuando due amanti litigano, secondo un luogo comune, il posto migliore per fare la pace è il letto. Per noi innamorati della Roma, il letto più caldo ed accogliente che si possa immaginare, si concreta nel prato dell’Olimpico. E’ lì che la squadra vista a Cagliari, brutta come una befana e cattiva come un’arpia, si è trasformata di colpo nella più avvenente ed amabile delle compagne.

Dieci giallorossi contro undici clivensi: uno a zero per noi. Basterebbe questo per dare le proporzioni esatte della vittoria. Tuttavia, la riappacificazione ci rende prodighi di complimenti, ancor di più perché la Roma, in inferiorità numerica per quasi tutta la gara, non ha concesso ai veronesi una sola occasione da rete, procacciandosi, peraltro, almeno sei limpidissime palle goal ed un calcio di rigore.

Niente male per un gruppo che aveva nella fase difensiva il suo punto debole. E allora, avanti con le note di merito… Luca Toni, per rimanere nell’alveo dei luoghi comuni, è uno che fa reparto da solo. La montagna umana, potrebbe essere questo il suo soprannome, ha fatto salire la squadra, ha tenuto palla, ha preso botte, ha conquistato punizioni ed ha procurato un rigore. Avesse pure segnato, sarebbe venuto giù lo stadio; ma per questo ci sarà tempo. Intanto, sappiamo che qualunque pallone salirà in quota oltre i dieci metri, in discesa sarà un pallone del nostro gigante buono.

Rodrigo Taddei è uno che non suda solo la maglia, ma anche l’anima. Premio alla generosità di un ragazzo che ha due cuori e quattro polmoni. Non lo dimentichiamo mai. Onore a Mirko Vucinic. Siamo talmente abituati a vedere impermeabili scagliati contro le panchine e bottigliette d’acqua prese a calci, che quando lo abbiamo visto uscire, quasi sorridente, dopo appena dieci minuti di gara, ricambiando l’applauso generoso del pubblico, abbiamo imparato cosa realmente voglia dire remare tutti nella stessa direzione. Juan è imperioso. Ci sarà un motivo se decidono di attenderlo, allorquando viene meno l’integrità fisica; il motivo è che si tratta di un campione vero. Lodi al Mister. Stavolta è giusta la formazione, sono giuste le scelte tattiche, giusti i cambi, giusto l’approccio. Nel festival delle frasi fatte, ne aggiungo un’altra: qualcuno sostiene che in dieci si giochi meglio che in undici.

Sarà un caso, ma ieri la Roma ha proposto finalmente un bel calcio; attenta in difesa, veloce nel ripartire, ordinata nell’offendere e fantasiosa nelle giocate. Speriamo sappia ripetersi anche a ranghi completi. L’omaggio finale è per Capitan Futuro. Daniele sa riconoscere le proprie mancanze e sa porvi rimedio. Da questo punto di vista, possiamo stare tranquilli: non occorrerà mai stimolarlo più di tanto; lui si autostimola. Del resto, è soprattutto grazie alla sua incornata se, dopo appena 37 secondi di gara, tifosi e giocatori avessero già fatto la pace.
Per tutti gli altri protagonisti di questo sabato di passione ardente, il mio caloroso abbraccio assume portata globale. L’amore è una cosa meravigliosa: amore mio, non litighiamo mai più…

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4 commenti su “Abbiamo fatto la pace”

  1. D’accordo su tutto, ci tengo a ribadire l’atteggiamento di Vucinic, che deve essere di esempio per qualche giovane un pò viziato che abbiamo in rosa e che pensa che tutto è dovuto.

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