Intervista Francesco Totti 90esimo Minuto integrale VIDEO

Intervista Francesco Totti 90esimo Minuto integrale VIDEO

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TESTUALE

Il capitano della Roma Francesco Totti intervistato da 90esimo minuto, ecco la versione integrale:

Com’è il tuo umore?
“Alti e bassi, non ci aspettavamo questa sconfitta contro il Real Madrid. Abbiamo provato a giocarla a viso aperto, ma avevamo una squadra di marziani che potevano sempre risolvere la partita”.

Francesco Totti è sempre al centro dell’attenzione: tutti parlano di te, tu stai in silenzio, cosa pensi?
“L’importante è che se ne parli. O bene o male l’importante basta che se ne parli. Fa più male il silenzio attualmente che dire qualsiasi cosa che non serve. Mi sento un tipo abbastanza chiuso, ascolto, medito e quando c’è da parlare, parlo. Sono tranquillo su quello che sta succedendo”.

Quanto ti fa male la panchina?
“Mi dispiace stare in panchina per un giocatore come me, ma l’avevo messo in preventivo. Io sono a disposizione del mister e se mi chiamerà in campo sono sempre pronto. Ho sempre dato tanto alla Roma, è normale che poi avendoci questa età ho meno possibilità di giocare, inoltre vengo da un infortunio brutto. Ma da uno o due mesi a questa parte ho recuperato benissimo, è solo una scelta tecnica”.

Fisicamente stai bene?
“Molto bene”.

Cosa è cambiato rispetto a Garcia?
“Sono due allenatori diversi. Ognuno ha il suo modo di lavorare agli allenamenti ed alle gare, io conosco già quello di Spalletti perché ce l’ho avuto tanti anni fa. Spalletti fa un allenamento più intenso rispetto a quello di Garcia ed ognuno fa la sua scelta, è libero di allenarsi più o meno duramente. Questo va fatto anche in base a quando cerchi di scendere in campo al massimo della condizione fisica”.

Ma tu quindi potresti giocare un po’ di più?
“Non dico che voglio giocare di più. Sto bene, sono a disposizione, lui fa le scelte e le ho sempre rispettate, sia con lui che con altri allenatori. Se mi dovesse chiamare in causa sono pronto. Io faccio solo il bene della Roma”.

Il bene della Roma perché è la tua unica squadra…
“Ora è la mia unica squadra è chiaro però che ho voglia di giocare, mi diverto, sto bene fisicamente e lascio tutte le porte aperte. Qualsiasi cosa possa succedere la valuterò”.

Tu vorresti giocare ancora?
“Io voglio giocare, mi sento ancora giocatore. E’ ancora una passione, agli allenamenti arrivot per primo, vado via per ultimo. Finchè ci sarà umiltà e voglia di giocare, se la mia testa mi dice di continuare allora nessuno mi impedirà di smettere”.

Ti danno fastidio i commenti del tipo: “Ha 40 anni, è meglio che smette. È meglio se fa il dirigente”?
“Ognuno pensa come vuole ma l’ultima parola spetta sempre a me. So quello che posso dare ancora e per questo sceglierò il mio futuro”.

Ha ragione Zeman a dire che vai gestito meglio?
Gestirmi meglio sarebbe un bene per tutti, più che altro avere un po’ di rispetto. Rispetto per quello che ho dato a questa società, a questa squadra. Ho cercato sempre di mettere la faccia davanti a tutti i momenti più difficili. Finire la carriera in questo modo mi sembra un po’ brutto. Sia nei miei confronti, ma soprattutto per l’uomo che non merita questo riconoscimento”.

Potresti avere una considerazione diversa rispetto a quella avuta nell’ultimo periodo?
“Si, io non sto qui a dire che voglio giocare. Io sto bene, sono a disposizione, mi scade il contratto a giugno,  valuterò qualsiasi cosa dovesse uscire. Così non riesco a starci: sto male io, sta male la gente che mi intorno. Vediamo il futuro cosa ci riserva”.

Con Pallotta hai un ottimo rapporto. Cosa ti aspetti da lui?
“L’ho visto l’ultima volta due mesi fa prima che partisse per Boston. Abbiamo parlato su tutto e siamo rimasti che per la partita del Real sarebbe tornato e avremmo parlato del mio futuro, ci confronteremo sperando che tutti escano contenti”.

Cosa ti aspetti?
Mi aspetto correttezza, che mi dica la realtà delle cose. Cosa vogliono fare loro e cosa hanno intenzione di fare con me, poi dirò la mia”.

Quando si parla di Totti dirigente della Roma, ti ci vedi ma non adesso?
“Non so cosa farò da dirigente, più in la si. Non ci ho pensato a cosa farò. Posso fare l’allenatore, posso fare il secondo, posso fare tante altre cose. Spero di rimanere sempre nella Roma. E’ stato sempre il mio sogno e lo ribadisco ma se le due strade non portano alla stessa via allora vedremo”.

Tra un po’ diventerai padre per la terza volta. Ci racconti le tue emozioni?
“Sono emozioni differenti da tutte le altre. Emozioni vere che solo un papà può conoscere, sono sensazioni positive e molto belle”.

Rispetto alle altre volte?
“Il primo è un’emozione più forte, gli altri due grandissimema alla fine è lo stesso. Non c’è differenza, hanno tutti lo stesso amore e c’è la stessa voglia di farli crescere al meglio”.

Ilary cosa ti sta dicendo in questo periodo vedendoti non così scontento?
“Ho sempre detto che è stata la mia fortuna e non sto parlando di bellezza. Lei è bella dentro e mi aiuta nei momenti più difficili. Ora è un momento particolare difficile da gestire ma avendo lei vicino mi sta dando tanti consigli e mia aiuta a vivere sereno”.

Cosa ti dice?
“Solo cose positive. Mi aiuta di testa a stare sereno e tranquillo”.

Oggi è il compleanno di Garcia, lo ricordi?
“Già gli ho mandato gli auguri, ho un rapporto bellissimo con lui”.

Ma cosa è successo?
“Non sono più arrivati i risultati del primo anno e quando i risultati non arrivano l’unico a pagare dazio è l’allenatore perché non puoi cambiare 20 giocatori. Ha avuto sempre un rapporto bellissimo con tutti, è dispiaciuto a quasi tutta la squadra che fosse esonerato”.

Qual è il tuo rapporto con Spalletti?
“È un rapporto da ‘buongiorno e buonasera’, un rapporto giocatore e allenatore. Però lo stimo sia come persona che come allenatore e dico alla società Roma di tenerlo in considerazione anche per il futuro. E’ un allenatore molto preparato e voglioso determinato a poter vincere con questa squadra”.

Buongiorno e buonasera con un capitano come te…
“Anche quella è una strada. Io rispetto la sua scelta e mi va bene anche questo rapporto, va bene così”.

Te lo aspettavi così o no?
“No, speravo che mi dicesse in faccia le tante cose lette sui giornali, però, accetto tutto. Non è una critica nei suoi confronti”.

La battuta dopo il Real al cronista spagnolo?
“Ho fatto una battuta semplicissima. La ragazza mi ha chiesto di fargli qualche domanda e gli ho risposto: “Che ci fa ormai con me?”. Tanto non gioco, non faccio nulla, che ci fai? Era una battuta come ne ho fatte 3000. Se ti rode e perché ti rode, se non ridi e perché non ridi, se ridi perché ridi. Come faccio, sbaglio quindi faccio quello che mi sento di fare. Non era una presa in giro ne un riferimento a al presidente o al mister o ad altre persone. Era una battuta alla Francesco Totti”.

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