Taddei: “Per lo scudetto ce la possiamo ancora fare”

Rodrigo Taddei"L’obiettivo è arrivare più lontano possibile, ma sono certo che ce la possiamo fare". Reduce dal successo di Bergamo con la Roma, Rodrigo Taddei rilancia la sfida all’ Inter in un’intervista al Guerin Sportivo in uscita questa mattina, nella quale l’esterno racconta la sua infanzia, la tragica morte del fratello Leonardo, la sua vita fuori dal terreno di gioco. "Non parlo di scudetto per scaramanzia, ma sono sicuro che al momento giusto il Padre del Cielo ci regalerà questa immensa gioia. Nei grandi club giocano fior di campioni, ma noi cercheremo di fare la nostra parte. La Roma – continua – ha nel dna le caratteristiche di un team più adatto al campionato. Per l’ Europa che conta manca ancora un po’ di esperienza. Però, anche in Champions, meritiamo il massimo rispetto. Lo scorso anno quelli del Lione ridevano prima del match: il risultato si è visto in campo…". La Roma è il suo Mondo. "E’ il mio Paradiso terrestre, un luogo dove cullare ambizioni. Amo la romanità. Parole del tipo “nnamo”, “daje”, “ahò bello”, fanno ormai parte del mio vocabolario". Un club al quale promettere amore eterno? "Questo è un po’ difficile – afferma – nella vita non si sa mai. Anche i matrimoni che durano tanti anni finiscono male: spero non sia questo il caso. D’altronde la Roma è più una moglie che un’amante: si cerca di rimanere insieme il più a lungo possibile, no?". Sul tema nazionale, Taddei è categorico. "Ringrazio Donadoni per la stima che mi ha dimostrato, ma per rispetto degli italiani che giocano per ritagliarsi spazio, continuerò a impegnarmi per arrivare nella Seleçao: è il solo traguardo che mi interessa. Vorrà dire che l’Inno di Mameli lo canterò solo per diletto…". Un ultimo pensiero va al compagno di squadra e connazionale Mancini, protagonista di una prova maiuscola contro l’ Atalanta. «Per me è un giocatore da Roma, lo ha dimostrato in questi anni – si legge nell’intervista pubblicata dal settimanale sportivo -. Del professionista, del giocatore, non ci si può certo lamentare. Mi auguro che tutto finisca bene e che rimanga con noi alla Roma".

Condividi l'articolo: