GAZZETTA DELLO SPORT – L’Atalanta non è il Barcellona, ma gli imbarazzi della Roma si allungano dal Camp Nou fino all’Olimpico. Gomez e Denis pugnalano una squadra senza anima e senza cuore, ma soprattutto senza gioco. Reja, invece, la partita la disegna bene e la porta a casa con merito, grazie all’ottima regia di Cigarini, alla verve di Gomez ed alla continuità di Kurtic. Alla fine qualcuno dovrà chiedere scusa anche per quest’altra figuraccia, forse non Sabatini che prima della partita si era già defilato così: “Non siamo imbarazzati per Barcellona, ma solo dispiaciuti”. Versione opposta a quella del d.g. Baldissoni, che non più tardi di due giorni fa aveva invece ammesso i grandi imbarazzi giallorossi.
FISCHI ED IMBARAZZI — Garcia (fischiato da parte dell’Olimpico alla lettura delle formazioni) sorprende tutti e a sorpresa accantona in porta Szczesny e rilancia De Sanctis, al via insieme a Castan che in extremis vince il ballottaggio con Rudiger. Reja invece ha le scelte obbligate e si affida ai due brevilinei Moralez e Gomez, che hanno il compito di assistere Denis e provare a far male alla difesa giallorossa. Ed alla fine il progetto va a dama, perché gli imbarazzi della Roma di Barcellona sono senza fine e si allungano fino all’Olimpico (e la fortuna della Roma è l’assenza dei tifosi, altrimenti i fischi si sarebbero persi a dismisura). L’Atalanta è meglio disposta in campo, pressing alto e copertura degli spazi. Così la Roma non riesce mai a trovare i fazzoletti giusti per giocare, né ad andare in ritmo. Anche se poi gli spunti degli di nota sono tutti giallorossi: il tiro di Pjanic al 18′ parato da Sportiello, la girata di controbalzo di Dzeko poco alta e il bolide da fuori di Iturbe sopra la traversa. Nonostante tutto, l’impressione è che la Roma non ingrani mai. Fino al 40′, quando un errore in disimpegno di Digne regala a Gomez l’assist per l’1-0, con un destro a girare da fuori che non lascia scampo a De Sanctis. Il colpo è duro, Castan salva di testa su Moralez il possibile 2-0, esattamente come era successo in precedenza su Gomez.
GIOIA NERAZZURRA — Sotto di un gol, la Roma nella ripresa prova a trovare mille altre soluzioni per raddrizzare la partita, ma mai senza logica e sempre con tanta confusione. Al 7′ il pari sembra cosa fatta: su corner Pjanic sfiora di testa, deviazione di Paletta e salvataggio sulla riga di Cigarini. Scampato il pericolo, è però l’Atalanta ad andare vicina al gol in due occasioni: prima al 10′ Gomez e Moralez non riescono nel tap-in da pochi passi, poi al 15′ ancora Moralez (in fuorigioco) si divora il 2-0 a tu per tu con De Sanctis a campo aperto. Garcia si gioca le carte di Sadiq e Maicon, ma i giallorossi non trovano mai la chiave per scardinare la difesa nerazzurra: Dzeko gioca spesso troppo largo, Florenzi sbaglia un’infinità di palloni ed Iturbe come sempre ci mette voglia, ma scarsa qualità. Ed allora stavolta il 2-0 arriva davvero al 36′, con una meraviglia da 30 metri di Kurtic che apre sul lato opposto per Moralez, contropiede a campo aperto e scarico sull’accorrente Gomez, con Maicon che in recupero fa un orrore da ex giocatore: espulsione del brasiliano e rigore vincente di Denis. C’è tempo per due cartellini rossi, Stendardo e Grassi, entrambie per doppia ammonizione, ma il risultato non cambia, tra il malumore e i fischi della gente giallorossa e la gioia di quella bergamasca.
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