Rudi Garcia commenta Roma-Udinese 3-1

L’allenatore giallorosso Rudi Garcia è soddisfatto del successo ottenuto all’Olimpico per 3-1 sull’Udinese soprattutto per l’approccio alla gara mostrato dalla squadra che ha battuto i friulani mettendo in pratica il piano di gioco previsto.
Il tecnico francese al termine della gara ha sottolineato come le chiavi di volta del match siano infatti state il ritmo alto impresso dai suoi con un pressing alto e il fatto di aver concretizzato le prime occasioni da gol.

Mister, quanto è importante questa quinta vittoria consecutiva in campionato?

“Sono contento soprattutto perché abbiamo avuto l’approccio giusto a questa gara. Questo aspetto è stato decisivo: abbiamo infatti deciso di alzare subito il ritmo della partita con un un pressing molto alto e abbiamo messo in difficoltà i nostri avversari con un gioco semplice, concretizzando subito le prime occasioni. Maicon ha fatto un gran match, sono contento di poter contare su grandi giocatori come lui. Mancavano poi altri campioni come Keita, De Rossi, Salah, Totti e sono quindi contento anche perché abbiamo vinto una gara in cui c’era più da perdere che da guadagnare”.

I due giocatori che hanno deciso la gara sono stati Maicon e Pjanic: chi l’ha più stupita?

“Ripeto, il fattore che mi è piaciuto di più è stato l’atteggiamento della squadra. A Firenze abbiamo difeso 80 minuti, oggi abbiamo attaccato da subito: questo modo della squadra di capire come interpretare la gara di volta in volta mi piace. Oltre a questo siamo uniti, quando segniamo vedo come i ragazzi esultano tutti quanti insieme, da squadra”.
Che ci dice di Gervinho, accolto a inizio stagione dai fischi e ora applaudito?

“Io difendo sempre i miei giocatori, è giusto farlo per un allenatore. Poi se c’è qualcosa da dire a un giocatore io gliele dico nello spogliatoio o nel mio ufficio. Gervinho aveva perso l’entusiasmo dopo la Coppa d’Africa. Ma da inizio stagione ha lavorato davvero duro tornando prima dalle ferie e sta quindi ritrovando la sua qualità. Anche Iturbe sta giocando benissimo, peccato che non abbia trovato il gol su quel tiro fantastico”.

Di solito i club italiani dopo il gol si chiudono, non la Roma: è una strategia precisa quella di alzare il ritmo dopo il vantaggio?

“È giusto farlo per me: psicologicamente non è facile la reazione per chi subisce un gol e anche noi, quando lo prendiamo, abbiamo di base un atteggiamento negativo. Proprio per questo oggi abbiamo provato ad alzare il ritmo dopo il gol fatto. A Firenze avevamo previsto di andare tutti in contropiede dopo la prima marcatura. Oggi invece non avevamo previsto di smettere di attaccare dopo la prima rete e così abbiamo fatto. Questo è importante perché dimostra che la squadra sa fare cose interessanti e positive in modo diverso in gare differenti”.

Anche stasera Džeko non ha segnato: come lo può sfruttare al meglio con i suoi gol?

“I gol arriveranno, non sono preoccupato per niente. Dopo lo stop e l’infortunio che lo ha fermato, Edin aveva bisogno di ritrovare il ritmo partita e per questo stasera l’ho lasciato in campo per tutti i 90 minuti. È così che ritroverà l’energia per arrivare per primo sul pallone, anche di un solo centimetro, e per buttarla dentro. Džeko è un giocatore completo, anche oggi lo ha dimostrato: Edin oltre che segnare sa fare giocare anche gli altri, facendo la sponda di prima. Piano piano con questo gioco ritroverà il gol, deve stare tranquillo”.

Photo Credits | Getty Images

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