La Roma perde clamorosamente contro il Bate Borisov dopo esser addirittura passata in svantaggio per 3 a 0 nella prima frazione di gioco. Nella ripresa il solito risveglio tardivo dei giallorossi con il 3-2 finale. Una Roma irriconoscibile eccetto i primi 5 minuti scarsi di gioco, dopo la prima rete avversaria il blackout fino alle due reti della bandiera nel secondo tempo. Roma ultima nel girone in Champions League con solo un punto.
Szczesny 5 – Il secondo gol pesa come un macigno sulle sue spalle: in posizione totalmente sbagliata, regala lo spazio e mezza porta a Mladenovic che non sbaglia la mira. Sottovaluta il possibile tiro del calciatore del Bate Borisov confidando in un docile cross e viene punito. Una mossa che un portiere non deve fare mai. Impreparato.
Florenzi 6 – Male nel primo tempo, bene la ripresa. Sulla sua fascia nascono i gol della formazione bielorussa, si fa parzialmente perdonare quando sale da esterno di centrocampo cogliendo anche una traversa.
De Rossi 5 – Ancora una volta troppo nervoso, rimedia un’ammonizione stupida, non incide mai nel corso della gara ed in difesa non si vede mai.
Manolas 5,5 – Meglio di De Rossi ma non abbastanza da rimediare una sufficienza. Parte col piglio del leader ma dopo 5 minuti annaspa con il resto della difesa. Nella ripresa sale di livello come tutta la squadra.
Digne 6 – Si inventa un numero d’alta scuola per regalare l’assist del gol a Torosidis. L’unico a sganciarsi senza palla rendendosi sempre pericoloso con numerose sovrapposizioni, dalla sua fascia nascono le azioni migliori della Roma in coppia con Iago Falque.
Vainqueur 4,5 – Evanescente, inesistente, non tiene un pallone. Troppo timido dopo la discreta prova contro il Carpi. E’ il primo a essere richiamato in panchina dopo soli 40 minuti, ma le colpe non sono solo tutte sue. dal 39′ p.t. Iago Falque 6,5 – L’unico calciatore della Roma a muoversi senza palla insieme a Digne. Con il francese confeziona le azioni migliori della Roma, sempre nel vivo del gioco grazie al solito dinamismo ed alla buona intelligenza tattica. Fondamentale.
Nainggolan 5 – Gli arriva il testimone del centrale di centrocampo ed è un fardello pesante dato che non si vede e sente quasi mai. Visibilmente stanco per buona parte della gara, nel finale da il meglio di se una volta spostato nuovamente nel ruolo di interno di centrocampo. Una prova che conferma come il belga non sappia giocare da mediano classico d’impostazione. Esperimento fallito quindi dopo soli 40 minuti in Bielorussia perché contro il Carpi la partita non faceva testo. Confuso e stanco.
Pjanic 5 – Anche lui molto confusionario, tenta qualche passaggio illuminante senza successo, passa (o meglio cede letteralmente) troppo spesso la palla quando avrebbe lo spazio per tentare la conclusione o provare una giocata più sfrontata. Poca personalità.
Iturbe 4 – Fa sempre la giocata sbagliata, nel posto sbagliato, con il movimento sbagliato. Resta sotto la doccia, stavolta forse non se la sarà presa. dal 1′ s.t. Torosidis 6,5 – Nasconde le evidenti lacune tecniche con grinta, voglia e cattiveria. Segna il gol della speranza. L’ultimo ad arrendersi.
Gervinho 5 – Ha il merito di segnare la rete del 3-1, ci mette più tigna del solito mostrando buon impegno. Ma le bandierine sventolate del fuorigioco, le discese solitarie nel nulla e gli appoggi fuori tempo restano una costante anche stasera.
Salah 4,5 – Parente scarso dell’ottimo esterno egiziano ammirato nelle ultime uscite con la Roma. Non riesce a dialogare con nessun compagno, si incaponisce in giocate estremamente personali, spara alto una conclusione da posizione favorevolissima. Lui non gira, la Roma nemmeno.
All. Rudi Garcia 4 – I giocatori ammettono di non esser scesi in campo con la giusta mentalità sbagliando approccio. Se da una parte queste dichiarazioni scagionano l’allenatore dall’altra la partita non lo assolve per niente a partite dalla formazione scriteriata messa in campo dal primo minuto e per tutto il primo tempo: Nainggolan fuori posizione, un centrocampo senza dinamismo ed un attacco immobile, incapace di aiutare il resto della squadra. Nella ripresa aggiusta il tiro passando dal 4-3-3 al 4-4-2 ma la frittata ormai è fatta e le due reti non basteranno. Nel post partita si appella alla sfortuna sul quasi gol di Florenzi stampato sulla traversa ma l’entrata in campo Soleri (il ragazzo non ha colpe, sono contento per l’esordio ndr), a soli 2 minuti dalla fine, si rivela solo una perdita di secondi preziosi tolti all’insperata rimonta, qui la fortuna non c’entra nulla. Sciagurato e sempre più in bilico.