James Pallotta intervistato da Roma Radio

James Pallotta intervistato da Roma Radio:

Come ha vissuto la bella vittoria contro la Juventus?

“ Ho trascorso le due ore della partita camminando nervosamente su e giù da una stanza all’altra, con cinque televisori accesi contemporaneamente, perché non riuscivo a restare seduto. È stato bellissimo vedere la Roma giocare da squadra: sapevo che ne eravamo capaci con i giocatori che abbiamo. E’ stata la migliore partita degli ultimi dodici mesi. Sappiamo di avere una squadra con carattere e con il recupero di un paio di infortunati penso che abbiamo buone possibilità di fare una bella stagione. Tuttavia, è soltanto una partita”.

Cosa ha pensato dopo il gol della Juventus?

“Quando abbiamo preso il gol, devo essere sincero, è subentrato un certo nervosismo. Avevamo dominato la partita ed è bastato un passaggio un po’ pigro per riaprire la gara. Poi quella serie di calci d’angolo nel finale, be’, ero decisamente nervoso. E poi quella parata del nostro portiere, per me è stata la giocata della partita!”.

È stata una lunga estate anche per Garcia. Sui giornali abbiamo anche letto che non lo volevamo più e che non era più un buon allenatore, ma in pista c’è ancora lui…

“Non parlerei di una lunga estate. A essere onesti, abbiamo avuto una seconda parte di stagione molto difficile, complicata da una lunga serie di infortuni, molti dei quali, a mio avviso, sono dipesi dalla preparazione, da qui la decisione di attuare i cambiamenti che abbiamo realizzato. E credo che la differenza già si veda. Sembrava che i ragazzi potessero correre ancora per un quarto d’ora. Stesse sensazioni anche nella gara d’esordio di Verona. E i preparatori mi dicono che abbiamo ancora ampi margini di miglioramento. A mio avviso era una questione di infortuni, di stanchezza, di allenamenti non adeguati, e Rudi è stato additato da molte persone e, a dire la verità, anche un po’ da me, e per questo abbiamo cambiato alcune cose. In secondo luogo, eravamo ancora in fase di allestimento. Questo è il mio terzo anno da presidente. D’accordo, gli americani sono al timone da cinque anni, ma la mia presidenza è soltanto al terzo anno. Abbiamo messo a disposizione di Rudi alcuni ottimi calciatori, gente di carattere, e oggi assistiamo a qualcosa di straordinario. Digne, sbarcato a Roma soltanto qualche giorno fa, mi pare abbia disputato un’ottima gara sulla corsia sinistra. Daniele ha sfoggiato un’ottima prestazione nel ruolo per lui non abituale di difensore centrale. E lo stesso vale per Džeko, Salah, Falque e il modo con cui hanno tenuto su la palla. Abbiamo una grande squadra in campo e ottimi ricambi in panchina. Serve soltanto un po’ di tempo per amalgamare il tutto. Direi che Walter ha fatto un ottimo lavoro con gli acquisti in questa sessione. Per il resto, è normale che la colpa vada agli allenatori, o a me, o a Walter, e qualche volta a Mauro e a Italo, è una ruota che gira. Forse in estate è toccato a Rudi, e adesso sarà il turno di qualcun altro”.

Questa forse è una buona opportunità per chiarire le incomprensioni che ci sono tra lei e la Curva Sud. Ieri è stato un giorno triste perché è mancato un po’ di entusiasmo a causa dello sciopero dei tifosi in Curva. Cosa ci dice al riguardo?

“È un po’ frustrante assistere alla partita e vedere lo zoccolo duro della nostra tifoseria non sostenere la squadra, inscenando quella che ha chiamato uno sciopero. Non ho mai detto nulla contro la Curva Sud. Ho semplicemente detto che ci sono alcune mele marce, come capita non soltanto a Roma ma in tutte le città di calcio. Non ho detto nulla contro i tifosi della Roma, mi sono rivolto soltanto a una piccolissima frangia che crea problemi alla nostra squadra. E’ stata una delusione. Non ho mai fatto mistero dell’amore che provo per la città di Roma e per i suoi tifosi. E spero che la maggior parte dei tifosi capisca che stiamo cercando in tutti i modi di mettere una grande squadra in campo. E con il tempo speriamo che possano arrivare titoli e scudetti. In merito alla Curva Sud e alla divisione avvenuta in estate, vorrei dire a chiare lettere che la AS Roma non ha nulla a che vedere con la suddetta divisione. Non l’abbiamo mai richiesta. Basta dare un’occhiata al modello del nuovo stadio: uno dei punti di forza del progetto è la Curva Sud che stiamo costruendo. Sfido chiunque a dare un’occhiata al progetto e a verificare se abbiamo in mente di dividere la Curva Sud. È sciocco ritenere che non sosteniamo i nostri tifosi, ma vorremmo anche avere il sostegno di tutti i nostri tifosi. E se da un lato ero deluso per il mancato sostegno della Curva, dall’altro sono stato orgoglioso del comportamento del resto dello stadio – 60.000 spettatori – che cantavano e sostenevano la squadra. È stato bello in tv e ho avuto conferma della bella atmosfera che si respirava allo stadio da persone presenti allo stadio. Vogliamo dare al pubblico, comprese le famiglie, la possibilità di vivere una grande esperienza allo stadio. Quando faccio commenti non mi rivolgo alla totalità dei nostri tifosi o a un’ampia parte di essa, ma soltanto a quei pochi che pretendono di imporci la loro visione. Non permetteremo a altri di imporci le loro decisioni. Faremo quello che riterremo essere nell’interesse della squadra, della città e dei nostri tifosi. Possono fare quello che giudicano più giusto, ma, ecco, ci piacerebbe, alla squadra piacerebbe davvero ricevere il sostegno di tutti i tifosi. Spero che si rendano conto di quello che stiamo cercando di fare e credo che ieri ne abbiamo avuto una buona dimostrazione”.

Ci sarà la partita contro il Barcellona tra due settimane quindi potremmo vederla qui a Roma, anche per dimostrare il suo impegno che sta mettendo in ogni aspetto della vita del Club.

“Ci proverò. In questo momento stiamo lavorando sodo negli USA ai dettagli progettuali dello stadio, alla parte dell’intrattenimento. Nelle prossime sei settimane ci attendono scadenze importanti. Tra le riunioni per le sponsorizzazioni dello stadio e la progettazione è stato difficile per me essere a Roma. Molte di queste riunioni si svolgono a New York, Boston, Toronto. Me ne rammarico molto perché preferirei di gran lunga essere a Roma. Sarò sicuramente a Roma verso la fine del mese e credo di partecipare alla trasferta di Palermo e poi forse a Milano per partecipare a alcune riunioni, e ho già in mente di tornare ancora in autunno. Mi piacerebbe esserci per la partita contro il Barcellona. Farò il possibile anche se abbiamo un paio di giorni di riunioni importanti nell’imminente vigilia”.

Andrea Agnelli ha fatto una battuta commentando il progetto dello Stadio della Roma. Ha detto “Non vedo l’ora di vincerci”. Vuole replicare alla luce della vittoria di ieri?

“Non sono sicuro di volergli rispondere. Credo che Andrea lo abbia detto perché consapevole che già lo scorso anno abbiamo dimostrato di meritare la vittoria a Torino. Al ritorno, poi, siamo stati capaci di pareggiare con un uomo in meno. Fino alla prestazione di ieri sera. Daniele ha detto che le partite vanno giocate per 90 minuti e noi lo abbiamo fatto soltanto per 80. Io penso che abbiamo giocato per più di 80 minuti e soltanto un errore sfruttato da loro ha riaperto i giochi. Credo che Andrea lo abbia detto in buona fede e credo si renda conto che stiamo lavorando a qualcosa di straordinario e che minacciamo di essere una concorrente molto seria per lui e che siamo in grande crescita. Loro vengono da 4 anni straordinari, coronati dalla finale di Champions contro il Barcellona, un risultato straordinario quest’ultimo, direi per tutti, perché dimostra che il calcio italiano è ai vertici e può competere con chiunque, e questo è positivo per la Roma che partecipa alla Champions e viene inserita nella terza fascia. Mi è piaciuto assistere al sorteggio della fase a gironi. Se non avesse la percezione che stiamo lavorando a qualcosa di speciale, neppure sentirebbe il bisogno di fare un commento del genere. Come mi diceva mia madre: se non ti sgridassi, significherebbe che non ti voglio bene”.

Quanto è orgoglioso del risultato di ieri?

“Si è verificato quello che attendevo da tempo. Partire forte dall’inizio, tenere un ritmo alto per 90 minuti e mettere all’angolo una squadra come la Juventus. Tuttavia, è soltanto una partita, i giocatori lo sanno, credo che oggi si stiano allenando o comunque stiano facendo una seduta di scarico per recuperare, in vista delle prossime partite. Tutte le partite sono importanti se vogliamo lottare sia in campionato che in Champions League. Sono orgoglioso dei ragazzi quando vincono e quando perdono, se si impegnano al massimo. Sono orgoglioso di come la squadra abbia portato a casa la vittoria, anche grazie a una grande parata, dopo il gol incassato. Bello vedere Dzeko felice correre verso i tifosi dopo il gol. Sono i giocatori con questa mentalità che stiamo inserendo per completare una rosa già competitiva. Speriamo che possa essere l’inizio di qualcosa di speciale. Spero di vedervi presto. Forza Roma”.

Photo Credits | Getty Images

Condividi l'articolo: