Rassegna Stampa Forza-Roma.com – IL MESSAGGERO (S. CARINA) – Aspettando il summit di giovedì a Londra con Pallotta, le parole dette da Garcia sabato, fotografano il mercato della Roma: prima cedere e poi comprare. Se l’ordine cronologico potrà magari anche non essere rispettato, il tecnico ha spiegato le dinamiche passate e future. Ossia, autofinanziamento di lusso che sinora ha portato per 2 anni su 4 a 2 qualificazioni in Champions ma anche a costruire e smontare di continuo la squadra, con il sacrificio di almeno un big in ogni sessione estiva. Se in 4 anni sono arrivati 48 calciatori (escludendo i giovani) e all’alba del quinto anno, Sabatini è alla ricerca di un portiere, due terzini, un regista e un centravanti (praticamente la spina dorsale della squadra), avanzare qualche perplessità è d’obbligo. E ad averle, da tempo, è soprattutto Garcia. Inevitabile capire se e come le parti andranno avanti insieme. Diciassette milioni di motivi (l’ingaggio lordo del tecnico sino al 2018) lasciano pensare di sì ma il dubbio, almeno sino a giovedì, rimane.
DIECI GIORNI DI FUOCO – Intanto la Roma è già davanti ad un bivio: cosa fare con Nainggolan, Ibarbo, Astori e Bertolacci? Riscattarli comporterebbe un esborso di oltre 35 milioni. Difficilmente accadrà. Ieri il ds del Cagliari, Capozucca, ha dichiarato: «Se l’intesa con la Roma per Nainggolan non si troverà, potrà accadere di tutto». Scenario improbabile. I due club hanno infatti già deciso che il belga e il colombiano (convocato per la Coppa America) fanno parte di un’unica operazione che prevede la spesa di una quindicina di milioni per il riscatto del primo mentre per l’attaccante verrà fatto cadere l’attuale diritto di opzione a 12,5 milioni e sarà stipulato un nuovo accordo (scadenza giugno 2016) che contempli un prestito da scalare sulla somma pattuita lo scorso gennaio. In più al Cagliari andrà qualche giovane (Marchegiani, i fratelli Ricci e Balasa in lizza) che potrebbe ulteriormente far oscillare il cash. E Astori? Per ammissione del diretto interessato («Non so se resterò») è in bilico: Juventus e Milan sono pronte a farsi avanti. Bertolacci rimane un rebus: se verrà riscattato, difficilmente rimarrà. Servirà per far cassa, insieme con Viviani, Destro, Doumbia, Gervinho, forse Ljajic e/o (seguendo il trend degli ultimi anni) un big. Soldi che permetteranno, insieme agli introiti della Champions, di rispettare i rigidi paletti della Uefa (raggiungere il pareggio di bilancio nel 2017-18 non superando un deficit aggregato di 30 milioni per gli anni finanziari 2015 e 2016) e di muoversi in entrata. Bloccato il parametro zero Ayew, prenotato per 6 milioni più bonus il baby Sergio Diaz, Sabatini vorrebbe Handanovic per la porta e punta sugli esterni Bruno Peres a destra e Digne o Baba per la corsia opposta. In attacco è caccia al centravanti: Dzeko è il sogno di Garcia, Bacca quello del ds. La sorpresa, però, è dietro l’angolo.
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