Quagliarella aspetta la Roma

Fabio QuagliarellaTra i nomi in fila per Quagliarella c’è quello della Roma, (gli altri sono Inter, Manchester United e Juventus), destinazione che a Fabio starebbe più che bene. Sia per motivi tecnici, quella giallorossa è la squadra che potrebbe offrirgli maggiori possibilità di giocare con continuità, sia perché una stagione con Luciano Spalletti gli garantirebbe un ulteriore salto di qualità dal punto di vista della crescita. Su questo argomento non ha dubbi nemmeno il suo nuovo procuratore, Silvio Pagliari, che ha rilevato la procura del giocatore da Stefano Antonelli, nuovo direttore generale del Torino. «Fabio sarebbe l’ideale per il gioco di Spalletti, anche perché dalla metà campo in su può ricoprire tutti i ruoli dell’attacco». Trattative vere e proprie non ce ne sono state, per il momento. «Non c’è stato nessun contratto, nessuna trattativa con la Roma. So che Sampdoria e Udinese si stanno parlando per rinnovare la comproprietà, ma dal primo luglio in poi può succedere tutto». La Roma in sostanza ha sempre aperte due strade per riuscire ad arrivare al giocatore. La prima è quella di prenderlo tutto nel caso in cui una tra Sampdoria e Udinese riscatti la seconda metà del cartellino dall’altra. In tal caso per la società giallorossa sarebbe più facile andare a trattare perché potrebbe concentrare tutte le sue risorse in un’unica direzione, più Genova che Udine, con un’offerta irrinunciabile: soldi, una cifra vicina ai 10 milioni, più le comproprietà di Brighi e Curci ed il prestito di Mirko Vucinic. La seconda strada porta alla comproprietà. La Roma in caso di rinnovo tra Samp e Udinese dovrà puntare alla metà del giocatore, quella dei genovesi che detengono il diritto alle prestazioni sportive. L’offerta rimarrebbe sostanzialmente la stessa nei giocatori, la metà di Brighi e Curci più il prestito di Vucinic, ma il cash da versare si ridurrebbe a non più di un paio di milioni. In questo caso però la Roma dovrebbe poi alla fine della prossima stagione mettersi seduta a trattare con l’Udinese, cosa non facilissima, sperando che nessun’altra grande abbia in mente di ripetere la stessa operazione con i friulani.

Da Ilromanista

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