Graziano Cesari, ex arbitro, ha parlato di alcuni importanti temi d’attualità ai microfoni di Rete Sport:
“In riferimento alle parole di Zeman su Abete, spero che i tifosi si preoccupino di possibili ripercussioni in maniera infondata. Quello che pensa un allenatore come Zeman, che ha esperienza e che ha visto confermate alcune sue accuse del passato, è un’opinione che va sempre presa in considerazione. La rettifica però mi fa pensare che la società non abbia gradito le dichiarazioni e secondo me hanno sbagliato. Il “Palazzo” che lui critica è vecchio, primitivo. Ha abitanti che andrebbero fatti sloggiare. Nessuno ovviamente andrà dall’arbitro a dire “danneggia la Roma”, non posso e non voglio crederci. Credo però che, attraverso le tante chiacchiere, un condizionamento è inevitabile: l’arbitro lo subisce inconsciamente. Io rifiuto però l’idea che un eventuale errore arbitrale possa essere pilotato.
Guida per Roma-Bologna è una buonissima designazione. Sono sicuro diventerà internazionale tra poco, questo è un ragazzo che “arbitra” nel verso senso della parola. Le prime apparizioni sono state positive, malgrado qualche piccolo errore, ma a inizio stagione può accadere. Si impegna, ha grinta e instaura un buon rapporto con i calciatori: mi piace molto. Però non capisco una cosa: Napoli, Juve e Milan sono arbitrate da internazionali, mentre la Roma no. Perchè?
L’espulsione di Osvaldo in Inter-Roma è colpa di una follia di Bergonzi. Conosco bene Mauro, ha una testa “bacata” e muore dalla voglia di essere protagonista. E’ il Balotelli degli arbitri, nel senso che se non va sui giornali per un paio di giorni sta male. Aveva arbitrato bene, senza incidere sul risultato, fino a che non si è lasciato andare a questa stupidaggine. Solo mania di protagonismo, nessun’altra motivazione“.
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